“Voi dell’Unitalsi servite la vita dei fratelli più deboli. Ma oggi qual è la cultura e il rispetto della vita? E soprattutto alla vita debole? In genere la facciamo fuori. Bisogna, invece, ubbidire a Dio, invece che agli uomini. La vita non ha la sua dignità nella sua efficienza, la vita è degna sempre. Io credo che questo tema, voi unitalsiani lo conoscete bene e lo testimoniate quotidianamente. Vorrei che l’Unitalsi possa essere ancora di più uno strumento educativo di questa società e senza enfasi, mi permetto di dire: diventando una cattedra”.
È quanto ha dichiarato il Cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo della Diocesi Ancona-Osimo, che questa mattina ha inaugurato, in Via dei Cappuccini 14 ad Ancona, i locali della nuova sede dell’Unitalsi. (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali), della sottosezione Ancona – Osimo. Alla cerimonia sono intervenuti Giuseppe Pierantozzi, presidente Unitalsi. Marche, Silvana Ferracci, presidente della sottosezione di Ancona- Osimo.
L’evento è stato preceduto alle ore 9.15 dalla S. Messa, presso la chiesa San Francesco in via dei Cappuccini (Ancona), presieduta dal card. Menichelli. Mentre nel pomeriggio ha avuto luogo uno spettacolo per l’intrattenimento di grandi e piccoli da parte di Clown Cuore e Zeppola e con loro era presente una truccatrice per bambini.
“Quello vissuto oggi – dichiara Pierantozzi – è stato un momento importante per la nostra associazione, da sempre al fianco delle persone malate e disabili. Siamo grati al cardinale Menichelli per avere accettato il nostro invito. In un certo senso lo consideriamo unitalsiano a tutti gli effetti”. “Siamo contenti – aggiunge Silvana Ferracci – di poter inaugurare questi nuovi locali che vogliamo diventino un vero e proprio punto di riferimento per tutte le persone della nostra città che soffrono e hanno bisogno di aiuto”.
Unitalsi. Card. Menichelli inaugura sede Ancona: "Siate cattedra di vita"
L’arcivescovo ha celebrato la Messa nei nuovi locali invitando l’associazione ad essere “uno strumento educativo di questa società”