Mary Untier of Knots

Mary Untier of Knots - Wikimedia Commons

Un pensiero a Maria

Le Preghiere alla Vergine di Don Francesco Cristofaro presentate nel decimo anno del suo sacerdozio

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L’Ave Maria; Il Magnificat; Salva regina Madre di misericordia; La bellezza divina che attrae e salva; La Madre della Redenzione che fa innamorare. Su questi straordinari titoli si sviluppa in crescendo un Pensiero a Maria, che don Francesco Cristofaro nel suo libro, edito da Tau editrice, fa arrivare dritto al cuore di ogni lettore.
Il giovane autore è parroco in Simeri Crichi  (CZ), nella parrocchia di Santa Maria Assunta. La sua vocazione è nata all’interno del Movimento Apostolico ed è membro dell’ufficio catechistico diocesano. Molto presente sul web (Facebook, Twitter, Instagram), conduce varie rubriche su tv e radio locali.
In particolare collabora con Padre Pio Tv, emittente nazionale, dove si è affermato con il programma Nella fede della Chiesa. Ha conseguito a Roma, la licenza in teologia spirituale presso la Pontificia Facoltà del Teresianum. Lo abbiamo intervistato per conoscere meglio il suo originale lavoro.
Il suo libro, che ci regala delle splendide e inedite preghiere mariane, inizia con quattro dediche particolari. Può dirci in poche parole l’importanza per lei di questi riferimenti?
Quattro dediche importanti perché quattro realtà presenti nella mia vita di fede e sacerdotale. Nel 1993, all’età di 13 anni conobbi il Movimento Apostolico; in esso ho incontrato il Cristo del Vangelo e nell’ascolto assiduo della Catechesi ho compreso di essere un figlio della Chiesa che devo ogni giorno amare e servire. Quando il Movimento Apostolico è entrato nella mia vita, è come se una luce fosse entrata nella stanza buia del mio cuore. E così ho incominciato a vedere ogni cosa, ogni particolare e incomincio anche a indirizzare i miei passi. Parlo di luce perché il Movimento mi ha dato il Vangelo che è luce vera per le genti. Chi non dona il Vangelo non dona Cristo, dona se stesso e le parole umane se pur tra le più belle, non riscaldano e convertono il cuore.
Il contenuto del suo lavoro è stato pensato appositamente per il decimo anniversario sacerdotale o è il frutto di un cammino interiore più generale, che si conclude con questa ricorrenza?
Io sono nato con una paresi spastica alla gambe. Per tanti anni, ogni giorno mi rivolgevo alla Madonnina per chiederle la grazia della guarigione fisica; questa non arrivava e io mi disperavo. Ma Maria mi prese per mano e mi condusse pian piano nel cuore di suo Figlio Gesù e la mia vita iniziò a cambiare. Strano a dirlo, cominciai a non chiedere più la guarigione fisica ma un amore grande per la vita. Allora, ho pensato a questo testo come ad un segno di gratitudine verso Colei che mi ha amato da sempre. Lei ha pensato a me e io voglio avere sempre “un pensiero” per Lei.
Mons. Costantino Di Bruno, teologo e assistente centrale del Movimento Apostolico, citando nella prefazione il Cantico dei Cantici, scrive che di Maria bisogna essere innamorati. Cosa significa per un credente innamorarsi della Madre del Signore?
Ancora ci sono coloro che si chiedono, si interrogano se amare la Vergine Maria, significa togliere spazio a Gesù. Queste persone non hanno di certo compreso quanto il Cielo tutto, la Santissima Trinità ama la Madre Santa. Di Lei ne hanno fatto la Regine del Cielo e della terra, la Donna vestita di Sole, la Donna piena di Grazia. Per un credente Maria deve essere Madre, sposa, amica, confidente. Nelle nostre case e, ancor prima nelle nostre vite, Lei deve occupare il posto più importante.
Quale è il suo personale legame con la Vergine Santissima?
Mi sento un figlio innamorato della Madre. Ogni preoccupazione, ogni progetto, ogni gioia, ogni desiderio lo affido a Lei, perché ho imparato dalla mia esperienza che Lei sa sempre qual è il bene per me. Io le chiedo il “buono”, lei mi dona “l’ottimo”. Come si fa a non amarla?
Dieci anni di sacerdozio cosa rappresentano per lei e per la sua comunità? Quali ricordi e quali aspettative?
Un’occasione in più per dire grazie al Signore per il dono della vita e della vocazione. Il sacerdote è una vera ricchezza nella povertà di questo mondo e se lui è santo lo è ancora di più. È colui che ti porta a Cristo, che ti indica la retta via, che ti mostra l’amore di Gesù. È colui che per grazia di Dio ti risolleva dopo la caduta nel peccato e che continuamente ti dice: “coraggio! Non temere! Gesù è con te! Tu sei grande ai suoi occhi. Tu sei nel suo cuore!”. Allora, come non dire grazie? Come non rinnovare al Signore il tuo personale “sì”, per essere questo strumento di grazia nelle sue mani?
Come è strutturato il testo e quale è la chiave di lettura offerta ai suoi lettori?
Il testo è molto semplice. Vengono commentate tre delle più importanti preghiere mariane che sono molto care al mio cuore: l’Ave Maria, la prima preghiera che ho imparato a recitare, Il Magnificat, preghiera che mi ricorda sempre le meraviglie che il Signore ha operato e opera nella mia vita e il Salve Regina che mi invita quotidianamente a dire grazia e Maria per la sua misericordia. Il lettore può scegliere di farne una lettura ordinata o di aprire il testo in qualsiasi pagina. Ogni pagina è una meditazione. Vi è un pensiero di commento, un invito alla riflessione e una preghiera finale, accompagnata dalle preghiere dei grandi santi alla Vergine Maria, o dai Meditare di Maria Marino.
Dove e quando sarà presentato il suo volume, tra l’altro pubblicato da una importante casa editrice, come la Tau? Cosa prevede l’organizzazione dell’evento?
Ringrazio la Casa editrice Tau per aver creduto in questo mio progetto.  Il libro sarà presentato il 9 Aprile prossimo, in occasione del decimo anniversario sacerdotale, nella comunità in cui sono parroco, Santa Maria Assunta di Simeri (CZ). Alle 18, mi racconto ai presenti in un dialogo a due con la giornalista e scrittrice Mariagiovanna Saladino; Alle 18:30 la concelebrazione eucaristica, alla presenza anche dei fedeli della mia prima comunità parrocchiale, San Nicola di Bari in Sellia Superiore e della comunità di origine Sellia Marina. A fine celebrazione seguirà un rinfresco con un momento di festa. Ci sarà la possibilità di acquistare il libro.

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Egidio Chiarella

Egidio Chiarella, pubblicista-giornalista, ha fatto parte dell'Ufficio Legislativo e rapporti con il Parlamento del Ministero dell'Istruzione, a Roma. E’ stato docente di ruolo di Lettere presso vari istituti secondari di I e II grado a Lamezia Terme (Calabria). Dal 1999 al 2010 è stato anche Consigliere della Regione Calabria. Ha conseguito la laurea in Materie Letterarie con una tesi sulla Storia delle Tradizioni popolari presso l’Università degli Studi di Messina (Sicilia). E’ autore del romanzo "La nuova primavera dei giovani" e del saggio “Sui Sentieri del vecchio Gesù”, nato su ZENIT e base ideale per incontri e dibattiti in ambienti laici e religiosi. L'ultimo suo lavoro editoriale si intitola "Luci di verità In rete" Editrice Tau - Analisi di tweet sapienziali del teologo mons. Costantino Di Bruno. Conduce su Tele Padre Pio la rubrica culturale - religiosa "Troppa terra e poco cielo".

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