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La parola ai testimoni!

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Gv 3,31-36

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Lettura
Nella prima lettura, attraverso parole semplici ed immediate, Pietro proclama il kerygma, annuncia cioè il cuore del mistero pasquale: il Figlio di Dio è stato ucciso, ma «il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù…e lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore». Questa affermazione è fonte di un’obbedienza totale, capace di sfidare le minacce e la persecuzione. Nel Vangelo, per bocca di Giovanni Battista, l’annuncio si colora dei tratti trinitari: «Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito».
Meditazione
Ci fa bene ascoltare le parole di Giovanni il Battista: «Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra». Non è difficile comprendere per quale motivo Giovanni sia chiamato “il Precursore”: anche in questo tempo di Pasqua, egli ci addita Colui che ha annunciato attraverso una vita austera e una testimonianza audace e coraggiosa fino alla morte. Lui stesso, che viene dalla terra, indica il Cristo, Colui che il Padre ha mandato e che, senza misura, dona lo Spirito Santo. Questa testimonianza è per noi preziosa, così come quella di Pietro e di coloro che, anche ai nostri giorni, accolgono l’invito del Vangelo e lo vivono autenticamente e con gioia. La testimonianza dei nostri fratelli e sorelle costruisce la nostra fede credente e ci allontana dal buio dell’incredulità e dello scetticismo. Essa, poi, richiede la nostra personale adesione, la capacità di trasformare il dubbio legittimo e necessario in accoglienza piena e operosa verso Colui che è veritiero. Il dono che il Padre dà al Figlio è lo Spirito Santo. Ma se il Padre ha dato in mano ogni cosa al Figlio, insieme allo Spirito Egli gli ha consegnato anche il nostro destino, ha fatto sì che noi dimorassimo in lui attraverso la fede. Per questo «chi crede nel Figlio ha la vita eterna» perché sperimenta già, su questa terra, il trovarsi in Dio, il venire dall’alto, l’essere al di sopra di tutti. E questo non certo in un’accezione di superbia e di competitività, ma in una dimensione di servizio e di distacco dalle contingenze che ci limitano. Le testimonianze si rincorrono nella Sacra Scrittura come nella vita e ci aiutano a comprendere che: «Dio ci ha dato la vita eterna e questa vita è nel suo Figlio» (1Gv 5,11).
Preghiera
Donami, Signore, di mettermi in ascolto profondo dei tuoi testimoni, di quei fratelli e sorelle che hanno attraversato l’oscurità del sospetto e sono approdati alla gioia dell’incontro con te. Accresci la mia fede, perché su questo giorno possa rimanere impressa l’immagine dell’eternità.
Agire
Ascolterò con cuore attento le piccole testimonianze di amore che attraversano la mia giornata: in esse saprò riconoscere quella porzione di vita eterna che già illumina il mio quotidiano.
Meditazione del giorno a cura di monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, Arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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