Lo confido ad un “amico dell’anima”: spesso mi accorgo con sorpresa di essere sorridente, disponibile, accondiscendente, servizievole. Ciò mi accade quando avverto che ho qualcosa da farmi perdonare. Non mi costa neppure chiedere scusa o perdonare o precedere altri nel servizio. E’ la strada per sdebitarmi di tutto e con tutti. E’ proprio una grazia che fa scorrere in te la vita.
Accade esattamente il rovescio quando mi lascio prendere dalla innata presunzione di essere “giusto”, migliore degli altri: quando mi lascio invadere dalla sensibilità dell’io venefico che vive di sola pretesa di essere servito.
Mentre servi il tuo io, avveleni il tuo sangue. Accumuli ragionamenti contro il prossimo, riempi la mente di argomenti per difenderti da coloro che, se invece li ami, diventano i tuoi benefattori. Insomma quando giudichi gli altri fai carachiri: credendoti migliore t’impedisci di amare. E chi non ama rimane nella morte e reca la morte.
E’ una grazia riconoscerci non dico uguali agli altri, ma inferiori, minori…anzi minimi tra tutti, debitori verso ogni prossimo; bisognosi di perdono in molte cose, sempre e da tutti.
Teresa d’Avila diceva che lei non aveva nulla da perdonare a nessuno, ma aveva bisogno del perdono di tutti.
Ciao da p. Andrea
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Come sdebitarsi
È una grazia riconoscerci minori agli altri, debitori verso ogni prossimo