Demonstration in Bayda (Libya) - Wikimedia Commons

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Libia: fugge il premier "ribelle", si insedia il Governo sostenuto dall'Onu

Il premier del Governo non riconosciuto ha lasciato Tripoli per tornare a Misurata, la sua città. Intanto il nuovo premier Serraj riceve il sostegno di Onu e di dieci città libiche

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Il caos in Libia non sembra arrestarsi. Lanciata dal Libya Herald, la notizia sta facendo il giro del mondo: il premier del Governo “ribelle” di Tripoli, non riconosciuto dalla comunità internazionale, Khalifa Ghwell, la notte scorsa ha lasciato la capitale libica per rifugiarsi a Misurata, sua città natale. La decisione sarebbe scattata per via delle tensioni con il nuovo Governo sostenuto dall’Onu e presieduto da Fajez Serraj, appena insediatosi a Tripoli. Gli uffici di Ghwell sarebbero stati occupati ora da funzionari del nuovo Esecutivo, i quali hanno messo sotto sequestro documenti e pc.
Sempre il Libya Herald scrive che anche il presidente del parlamento tripolitano, Nouri Abu Sahmain, sarebbe rientrato nella sua città di origine, Zuwara, nella regione berbera.
La fuga di Ghwell appare per certi versi sorprendente, giacché nei giorni scorsi non aveva fatto a meno di lanciare invettive contro il Governo sostenuto dall’Onu e il suo premier Serraj, assicurando che lo avrebbe cacciato da Tripoli con le armi.
Serraj che in queste ore ha invece ricevuto l’appoggio di dieci città costiere libiche, tra le quali Zawiya e Sabrata. In un comunicato, pubblicato dalla municipalità di Sabrata, i responsabili salutano l’arrivo a Tripoli del consiglio presidenziale libico e fanno appello al nuovo Governo perché metta “fine a ogni conflitto armato nel Paese”.

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ZENIT Staff

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