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Il pane di vita e il calice dell’alleanza

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura
Ha inizio oggi il Triduo pasquale, celebrazione in tre giorni del mistero della passione, morte e risurrezione del Signore. Il Giovedì Santo presenta l’evento pasquale nella sua dimensione rituale: la cena che il Signore ha comandato di celebrare in sua memoria verrà continuamente rivissuta dalla Chiesa fino al ritorno dello Sposo. La croce di Cristo ci rivela quanto egli abbia amato il mondo; l’Eucaristia, invece, quanto egli continui ad amarlo. Il dono che Gesù fa di sé inaugura la sua nuova modalità di essere presente ogni giorno nella storia, sino alla fine del mondo.
Meditazione
Il fine della celebrazione eucaristica è la crescita della comunità, e ogni credente vi partecipa per vivere la sua comunione con Cristo. L’Eucaristia fa la Chiesa. Essa la sostiene, la nutre, donandole quella forza divina senza la quale non potrebbe svolgere la sua missione nel mondo. Essendo un popolo nato dall’Eucaristia, ogni comunità cristiana deve alimentare l’anelito all’unità, per la quale Cristo ha pregato e donato la sua vita, adoperandosi a ricomporre quelle divisioni che ancora non permettono a tutti i credenti di radunarsi insieme attorno a un’unica mensa per celebrare l’amore. In questo giorno, la Chiesa è provocata a verificare alcuni punti della vita cristiana. Anzitutto, siamo interpellati sulla qualità della nostra partecipazione all’Eucaristia domenicale: senza l’Eucaristia celebrata nella comunità non possiamo vivere. Essa deve essere il vertice e la fonte della vita cristiana. Il secondo punto da verificare è lo spirito di servizio che deve contraddistinguere tutti i membri della comunità, in particolare i ministri ordinati, i genitori, i pubblici amministratori e chiunque abbia un compito direttivo nella comunità ecclesiale o civile. Il servizio è un segno concreto del nostro amore per il prossimo. Il rito della lavanda dei piedi, che ha luogo oggi, esegue esteriormente il gesto di Gesù. Ma è lo stesso Maestro a farne rilevare la portata, sia nel dialogo con Simon Pietro, sia nel discorso esplicativo che fa seguito alla lavanda: «Se io, il Signore e il maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi». Non si tratta semplicemente di un modello materiale da imitare, quanto, piuttosto, del fondamento ultimo, della forza e causa dell’amore del cristiano. L’esperienza di essere stati amati da Cristo è il fondamento dell’amore umile e servizievole ai fratelli.
Preghiera
Dio grande e misericordioso, dilata i nostri cuori per accogliere l’immenso amore del tuo Figlio; e concedici di amare i fratelli nella carità di Cristo.
Agire
L’Eucaristia ci apre il cuore ai poveri. Rendiamoci sensibili ai bisogni di tante persone, offrendo loro ciò che è superfluo sulla nostra tavola.
Meditazione del giorno a cura di monsignor Francesco Pio Tamburrino, Arcivescovo emerito di Foggia-Bovino, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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