Alcuni presunti “diritti umani” non sono altro che una “eresia”, perché si pongono in contraddizione con la Bibbia, pertanto combatterli è un obiettivo della Chiesa ortodossa.
Lo ha dichiarato lunedì scorso il patriarca ortodosso di Mosca, Kirill, a conclusione della messa celebrata nella cattedrale di Cristo Salvatore nella capitale russa, in occasione della Festa del Trionfo dell’Ortodossia.
Secondo quanto riferito dall’agenzia Interfax, il patriarca avrebbe denunciato gli “sforzi” di molti “paesi ricchi” nel trasformare in legge, qualunque “diritto di scelta”, anche quelle più “peccaminose”, che “contraddicono la Parola di Dio, il concetto di santità, il concetto di Dio”.
Esortando i fedeli ortodossi a difendere la loro fede da tali derive, Kirill ha parlato di una “eresia globale dell’adorazione dell’umano”, secondo una “nuova idolatria che rimuove Dio dalla vita umana”.
“Nulla di tutto ciò è mai accaduto su scala globale – ha rimarcato il patriarca di Mosca -. È proprio di fonte all’avanzata dell’eresia del tempo presente, le cui conseguenze potrebbero essere apocalittiche, che la Chiesa deve rispondere con la forza della sua protezione, della sua parola, del suo pensiero”.
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Kirill: “La Chiesa reagisca all’eresia globale dell’adorazione dell’umano”
Il Patriarca di Mosca denuncia i falsi “diritti umani” imposti da molti “paesi ricchi” che contraddicono la Bibbia e che potrebbero portare “conseguenze apocalittiche”