Papa Domenica delle Palme

CTV

Il Papa: "Gesù per amore ha accettato l’ingiustizia, l’infamia, il dolore"

Nell’omelia per la Domenica delle Palme, Francesco esorta i fedeli guardare alla croce come “cattedra di Dio” e lancia un appello per i profughi, per i quali “tanti non si assumono responsabilità sul loro destino”

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Di fronte ad una piazza San Pietro gremita all’inverosimile, Papa Francesco ha celebrato stamane la celebrazione liturgica della Domenica delle Palme e della Passione del Signore. Tra i presenti, i giovani di Roma e di altre diocesi d’Italia, come preludio della GMG 2016 che si terrà dal 26 al 31 luglio a Cracovia (Polonia).
Con tono dimesso e contrito, nella sua omelia, il Pontefice ha spiegato il mistero della Croce, cercando di dare un senso al figlio di Dio che ‘svuotò’ e ‘umiliò sé stesso per “essere in tutto solidale con noi peccatori”. “Lui che è senza peccato – ha detto il Papa – ha vissuto tra noi in una ‘condizione di servo’, non di re, né di principe, ma di servo”.
A Gesù – ha aggiunto a braccio – viene negata ogni giustizia” e “prova sulla sua pelle anche l’indifferenza perché nessuno vuole assumersi la responsabilità del suo destino”. Il pensiero del Vescovo di Roma va quindi ai “tanti emarginati, tanti profughi, tanti rifugiati”, per i quali molte persone “non vogliono assumersi la responsabilità del loro destino”
Invece Gesù ci mostra “che l’amore vero consiste nel servizio concreto”. Il suo è un amore umile e profondo, che si manifesta nella “lavanda dei piedi”, dove si sperimenta la sua sorprendente tenerezza. Egli mostra pure l’umiliazione che – ha sottolineato il Santo Padre – non è solo psicologica, ma “si fa estrema nella Passione”.
Gesù viene venduto da Giuda, tradito da Pietro,  schernito, deriso, insultato, infamato, picchiato, flagellato, incoronato con le spine. Accusato e processato ingiustamente, Gesù prova sulla sua pelle anche la il dolore della crocifissione e la solitudine del “misterioso abbandono del Padre”.
Nell’abbandono, però, – ha ricordato il Papa – Gesù prega e si affida: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito” e respinge l’ultima tentazione che è quella di “scendere dalla croce” e “vincere il male con la forza e a mostrare il volto di un dio potente e invincibile”.
È proprio qui, “all’apice dell’annientamento”, che “si rivela il volto vero di Dio, che è misericordia”, ha affermato Francesco. Cristo “perdona i suoi crocifissori, apre le porte del paradiso al ladrone pentito e tocca il cuore del centurione”. “Se è abissale il mistero del male, infinita è la realtà dell’Amore che lo ha attraversato, giungendo fino al sepolcro e agli inferi, assumendo tutto il nostro dolore per redimerlo, portando luce nelle tenebre, vita nella morte, amore nell’odio”.
Il figlio di Dio si è annientato per i peccatori; “Egli è venuto a salvarci”, ha rimarcato il Papa, per questo siamo chiamati a scegliere la sua via, quella “del servizio, del dono, della dimenticanza di sé”. Il Pontefice ha quindi invitato tutti a vedere nella Croce, la “cattedra di Dio”, per imparare “l’amore umile, che salva e dà la vita, per rinunciare all’egoismo, alla ricerca del potere e della fama”.
Ed ha concluso sottolineando che con la sua umiliazione, Gesù “ci invita a camminare sulla sua strada”. Perciò, rivolgendo lo sguardo a Lui, “chiediamo la grazia di capire qualcosa di questo mistero del suo annientamento per noi; e così, in silenzio, contempliamo il mistero di questa Settimana”.
 

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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