Il linguaggio dell’anima, premio di poesia spirituale e umanità

Un’iniziativa ispirata ai temi della pace, dell’amore, della fratellanza, della condivisione e dell’accoglienza

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L’attenzione nei confronti dell’arte e della cultura rappresenta da sempre un elemento identitario della linea editoriale di Zenit. Nella convinzione che la creatività artistica e letteraria possa contribuire a liberare il “linguaggio dell’anima” (così come l’abbiamo più volte definito) oltre la fitta cortina di silenzio in cui, a volte, lo confiniamo per inconsapevolezza o conformismo.
Circa due anni fa abbiamo iniziato a dare una più specifica continuità alla riflessione in campo poetico, pubblicando opere di autori emergenti (spesso scelti fra i nostri lettori) e testi classici di autori storicizzati.
È stata un’esperienza entusiasmante, perché ci ha permesso di scoprire delle autentiche “gemme” di bellezza letteraria in poeti amatoriali e, al tempo stesso, di rilanciare l’attenzione sull’opera di grandi poeti, la cui memoria era appannata dal trascorrere del tempo.
A compimento di questo percorso, aggiungiamo un altro tassello al nostro impegno letterario: un premio di poesia promosso da Zenit e ispirato alle linee guida testé citate. Il concorso s’intitola Il linguaggio dell’anima, premio di poesia spirituale e umanità, ed è intitolato alla memoria del poeta Giuseppe Jovine. Ne sono promotori, oltre a Zenit, l’Associazione Giuseppe Jovine, la casa editrice IF Press, l’associazione di cultura interdisciplinare Narnia Arts Academy, e il social network Orbisphera.
L’iniziativa riprende e dà continuità al Premio Nazionale di Poesia “Giuseppe Jovine”, istituito nell’anno 2000 da Carlo Jovine, figlio del poeta, per ricordare una delle voci più alte della letteratura italiana del secondo ‘900. Un ricordo al quale, nel corso degli anni, hanno dato il loro contributo personaggi di spicco della scena letteraria, che si sono alternati in giuria e nelle attività di contorno del Premio: Mario Luzi, Maria Luisa Spaziani, Giuliano Manacorda, Stanislao Nievo, e numerosi altri.
L’edizione 2016 del Premio di poesia spirituale e umanità “G. Jovine” avrà un carattere quanto mai aperto per coinvolgere autori di più generazioni, con una significativa partecipazione del mondo della scuola. La Commissione giudicatrice sarà formata da personalità di primo piano della letteratura, del giornalismo e dello spettacolo.
Per il momento ci limitiamo a citare i loro nomi, in attesa di sviluppare un confronto sui temi dell’arte e della poesia: Renzo Allegri, Roberto Bignoli, Antonio Gaspari, Rosario Giuffrè, Paolo Gulisano, Carlo Jovine, Cristiana Pegoraro, Alessandro Rivali, Enrico Vanzina, Pamela Villoresi.
I premi avranno una valenza di tipo simbolico e saranno consegnati ai vincitori nell’ambito del Narnia Festival, una grande kermesse d’arte, musica e cultura che si svolgerà in Umbria, dal 10 al 31 luglio 2016, nella suggestiva cornice dei siti archeologici della città di Narni.
“Nell’opera di Jovine si sente forte il motivo delle radici – scriveva Mario Luzi –, il ‘radicamento’ che rappresenta una ragione esistenziale dell’essere, e che rende le sue poesie vive e depositarie di significati profondi e universali”. Possiamo dire che queste parole racchiudono anche il senso che vorremmo conferire al nostro premio letterario. Non una competizione, dunque, ma un momento d’incontro per ritrovare, attraverso il “medium” della parola poetica, le radici del nostro essere, in un sincero rapporto d’empatia che il vivere quotidiano tende spesso ad offuscare.
Recita infatti il primo articolo del bando di concorso: “Il Premio di poesia spirituale e umanità è un’iniziativa ispirata ai temi della pace, dell’amore, della fratellanza, della condivisione e dell’accoglienza. Finalità del Premio è contribuire ad una nuova cultura dell’incontro, riaffermando il valore della poesia come linguaggio universale, capace di accomunare culture, popoli e tradizioni”.
Alla medesima finalità rispondono altri due elementi che caratterizzano il Premio: la possibilità, per i lettori di Zenit, di votare le poesie in concorso, e la pubblicazione di tutti gli autori ritenuti meritevoli in un’antologia edita da IF Press. Il libro verrà realizzato sia nella versione su carta che in formato elettronico, e godrà di una diffusione accurata.
Ci pare, con ciò, di aver sintetizzato le ragioni fondanti dell’iniziativa. Possiamo aggiungere che i poeti che intendono partecipare al concorso devono inviare, entro il 31 maggio 2016, le loro poesie alla segreteria organizzativa del Premio (indirizzo email: zenit.poesia@gmail.com) e che le poesie dovranno essere accompagnate da una breve nota biografica dove viene precisata l’età dell’autore.
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Per i dettagli rinviamo al regolamento del Premio, che può essere scaricato a questo link: http://www.orbisphera.com/Attachments/Zenit-regolamento-premiopoesia.pdf
 
 

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Massimo Nardi

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