“Beati quelli che piangono perché verranno consolati”. È questo, secondo il monaco benedettino brasiliano Marcelo Barros, il cuore del messaggio di Gesù e il significato più profondo dell’opera di misericordia del ‘consolare gli afflitti’.
L’autore, noto biblista, affida le sue meditazioni al libro “Consolare gli afflitti. La promessa della beatitudine”, pubblicato dall’Editrice Missionaria Italiana (EMI) e già in distribuzione dal 17 marzo. Il testo fa parte della nuova collana ‘Fare misericordia’ sulle opere di misericordia, predisposta dall’EMI per l’anno giubilare.
Barros immagina che questo gesto rivoluzionario cristiano assuma pienamente, oggi, senso e significato se rivolto in primis verso i popoli indigeni della foresta amazzonica del Brasile. Attraverso un’approfondita e puntuale analisi biblica, l’Autore ricostruisce e contestualizza l’opera del consolare gli afflitti a partire dalle Beatitudini.
Il contesto può essere quello dell’antica dominazione dell’Impero o delle tragedie ambientali di oggi – si pensi solo alla recente catastrofe dei fanghi tossici che hanno inondato il Rio Doce in Brasile, distruggendo completamente l’habitat naturale fonte di sostentamento per milioni di persone – poiché è nella storia che si leggono le sorti del popolo di Dio che piange.
Secondo Barros il messaggio delle Beatitudini trova incarnazione nella ‘denuncia sociale del perché di tanto pianto: l’espulsione dalla propria terra, la privazione del diritto di cittadinanza… È grande il numero di quanti erano, e ancora oggi sono, ridotti in vari tipi di schiavitù’.
Le vittime oggi sono gli indios che vivono nelle foreste, i poveri, gli esclusi, fino alla stessa Madre Terra, spogliata delle sue risorse e lentamente distrutta da quella crisi ecologica, veementemente denunciata anche da papa Francesco.
Secondo l’Autore, sono le loro lacrime che Gesù fa proprie quando parla di ‘quelli che piangono’, ma sempre nella prospettiva che la consolazione divina promessa da Gesù raggiungerà ‘oggi tutta l’umanità ferita da questo sistema economico crudele, che condanna oltre un miliardo di esseri umani alla miseria, all’insicurezza alimentare e crescenti difficoltà di accesso all’acqua’.
Marcelo Barros, monaco benedettino e biblista, è priore del Monastero dell’Annunciazione a Goiás, in Brasile. Già segretario di dom Hélder Câmara, oggi è consigliere della Commissione pastorale della terra. Ha pubblicato con EMI Il baule dello scriba e Il Vangelo che libera.
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La solidarietà di Dio passa anche dalle lacrime
Un libro del monaco benedettino Marcelo Barros per riflettere sulle parole di Gesù: “Beati quelli che piangono perché verranno consolati”