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Io sono “vermo” della terra

Gesù si è fatto “verme della terra” perché ogni uomo si trasformasse in “angelica farfalla”

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La semplicità, l’immediatezza di Natuzza Evolo le permettono di dire, anzi di cantare a tutti ciò che di positivo Dio le combina.
Lei, illetterata, canta anche ciò che di totalmente negativo il Signore le manda. Se la ascolti con attenzione puoi concludere che per lei tutto è positivo proprio perché prende tutto dalle mani di Dio.
Le è stato ricordato che sanguina e che porta le stimmate e che soffre mille disagi: “Io ringrazio sempre – risponde – perché tutto mi manda il Signore”.
Ieri ho ascoltato un dialogo tra lei e un giornalista. Posso affermare che di fronte a lei anche il giornalista più distratto e superficiale non può rimanere indifferente.
Del resto chiunque la ascolta o tratta con lei rimane coinvolto se non sconvolto dal suo sorprendente candore.
Alla fine dell’intervista, il giornalista ormai “cotto” per lo stupore, si permette un’ultima domanda: “Come mai lei, Natuzza, ha il coraggio e l’umiltà di definirsi un “vermo” della terra. Non ne sente vergogna!?”
“No, perché è vero che sono “vermo” della terra.
Ma…voi; anche voi lo siete; voi… chi credete di essere !?”
Bruciante questa risposta al giornalista. Non mi resta che riflettere: proprio in questi giorni la parola di Dio profetizza come Gesù si è annullato per amore, ha indossato la nostra carne di peccato per rivestirci della sua divinità.
Si è fatto “verme della terra” perché ogni uomo si trasformasse in “angelica farfalla”.
Ciao da p. Andrea
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Andrea Panont

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