Lillo e Greg: due “marchette in trincea”

Tante risate e un po’ di sana satira di costume, nello spettacolo in cartellone al Brancaccio fino al 20 marzo

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Pasquale Petrolo e Claudio Gregori – in arte Lillo e Greg – spopolano al Brancaccio di Roma con Marchette in Trincea: in cartellone dal 23 febbraio al 20 marzo. Uno spettacolo dissacrante e sarcastico, che non fa sconti a nessuno, dal tedesco invasore all’impresario gay, nella migliore tradizione del duo comico romano, ma che esalta l’italianissima “arte di arrangiarsi”.
Marchette in Trincea si incentra sulle alterne fortune di una compagnia teatrale sgangherata, che porta in scena una commedia antiquata e noiosa ispirata Seconda Guerra Mondiale. Una scelta non casuale che enfatizza la denuncia politica verso il “tedesco” invasore allora come oggi. Il miliardario Wilhem Groier, che salverà la brigata, a patto di trasformare lo show in uno spot commerciale per i suoi prodotti. E anche qui si evince il riferimento al nostro Paese e all’Europa tutta, trasformata in un parco gioco per teutonici, che mirano a fare dell’Unione, una succursale dei propri interessi.
Nello show, immancabile, è la soubrette, vincitrice del reality “Centro commerciale”, con palese sarcasmo alle sue innate doti da commessa. E sarà lei l’unica in grado di rilanciare lo show, con i suoi agganci e la sua avvenenza: una metafora di come la televisione abbia cannibalizzato anche il teatro, contribuendo ad abbassare ulteriormente gli standard qualitativi, già in caduta libera.
Il tutto ornato da tante risate e gag esilaranti: con il contrasto tra Greg serioso e impassibile e Lillo buffo e demenziale, l’effetto comico è garantito, pur nella serietà del messaggio di fondo.
Nel secondo tempo, un cambio al vertice: come nuovo impresario, non più il miliardario tedesco ma un consulente finanziario gay, che trasforma la commedia in un musical tutte paillettes e stacchetti e gli attori in drag queen. E anche qui è palese la critica autoironica al mondo del musical, talvolta un tripudio di colori e forme, senza mero contenuto; dall’altro un attacco bonario, al mondo LGBT (omosessuali, lesbiche e transgender) dominante nell’ambiente dello spettacolo. “Sii più donna, depilati e sii più sensuale”, intimava l’impresario a Lillo e lui seccato risponde: “Ma io sono un uomo, coi peli sulle gambe e che va allo stadio per fare risse”.
Provocatorio sino alla fine, con il delitto passionale che toglierà di mezzo l’impresario gay e anche il musical, immersi in un mare di festoni dorati, al ritmo di Gloria Gaynor.
Il ricavato dello spettacolo e della vendita delle magliette e dei gadget “pupazzo criminale” – la loro parodia ventriloqua di Romanzo Criminale – contribuirà a incrementare i macchinari dell’ospedale Don Orione e a migliorare le condizioni di vita dei diversamente abili. Un motivo in più per non rinunciare a una serata scanzonata e dissacratoria, che non risparmia frecciate a un certo malcostume, tutto italiano, che alla qualità preferisce la popolarità.
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Dal 23 febbraio al 20 marzo
Lillo e Greg
Marchette in Trincea
work in regress
Con Marco Fiorini, Monica Volpe e Con Dora Romano
Scene Andrea Simonetti
Co-regia Andrea Palotta
 
 

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Rita Ricci

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