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Davanti a Gesù non si può restare indifferenti

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Gv 7,40-53

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Lettura
Il Vangelo ci parla del conflitto tra Gesù e i capi del popolo. Le opinioni della gente sono diverse: alcuni sono convinti che Gesù sia veramente il profeta o, addirittura, il Cristo. Anche il titolo di profeta non viene attribuito a Gesù come ad una delle tante figure profetiche della storia del popolo eletto: egli è ritenuto essere il profeta per eccellenza, cioè il profeta escatologico. Questi titoli fanno presagire al popolo che egli è il compimento dell’attesa del profeta degli ultimi tempi, ma anche la rivelazione di Dio in persona che, in quanto tale, supera tutti i profeti della storia della salvezza. Gli obiettori oppongono l’origine galilaica di Gesù all’aspettativa del Messia da Betlemme e dalla stirpe di Davide.
Meditazione
Gli Evangelisti, riportando le ipotesi della gente sulle origini di Gesù, mostrano che effettivamente il Cristo proveniva da Betlemme ed era della stirpe di Davide. Inconsciamente, affermavano la verità su di lui. L’intervento dei capi dei sacerdoti e dei farisei mostra la loro chiusura totale a ogni spiraglio di luce. Essi rimproverano le guardie per non aver arrestato e condotto da loro Gesù, ma vengono messi di fronte ad una reazione onesta: «Mai un uomo ha parlato come parla quest’uomo». Un altro tentativo in favore di Gesù è compiuto da Nicodemo, che del Maestro aveva una certa conoscenza diretta. Egli viene bollato di ignoranza delle Scritture e disprezzato come proveniente anch’egli dalla Galilea. Non possiamo sottovalutare la gravità dell’atteggiamento dei farisei: non vogliono sentire nulla riguardo a Gesù; hanno la loro idea dettata dall’invidia e non vogliono ascoltare ragioni; cercano soltanto di raggiungere il loro scopo di arrestare ed eliminare Gesù. Anche oggi siamo disposti ad ascoltare chi ci dà ragione e la pensa come noi; tutto il resto viene ignorato. Si assiste a dibattiti televisivi in cui ognuno grida per sopraffare la voce dell’avversario, senza lasciare spazio a una risposta. Uno stesso avvenimento è letto in maniera diversa, e ognuno cerca soltanto conferme alle proprie idee precostituite. Le tensioni attuali diventano illegittime quando si trasformano in settarismo. Il tema del dialogo si impone anche nel rapporto tra le Chiese e le religioni del mondo. L’ecumenismo è un invito ai cristiani di oggi a ritrovare, per via dell’amore fraterno, quell’unità che Gesù ha implorato dal Padre per i suoi.
Preghiera
Guarda con bontà il tuo popolo, Signore, e con l’effusione del tuo Spirito accresci in tutti i credenti l’amore della verità, perché nella ricerca sincera e nel comune impegno ricostruiscano la perfetta unità della tua famiglia.
Agire
Nella vita quotidiana evitiamo i preconcetti sul prossimo e l’attaccamento ostinato alle nostre idee.
Meditazione del giorno a cura di monsignor Francesco Pio Tamburrino, Arcivescovo emerito di Foggia-Bovino, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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