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Siria. Rivolta nella capitale dell'Isis: 200 miliziani disertori

A Raqqa sono sorte diverse manifestazioni a favore di Assad e contro l’Isis. Negli scontri che ne sono seguiti, morti un gran numero di jihadisti

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A Raqqa, in quella che è la capitale dell’autoproclamato Stato islamico, i miliziani di al-Baghdadi stanno vivendo momenti tutt’altro che semplici. Come riferisce Russia Today dopo aver consultato fonti sul territorio, i recenti scontri che hanno causato decine di morti tra la popolazione avrebbero spinto alcuni combattenti a disertare le fila dell’Isis per passare alla resistenza attiva.
Sono cinque i quartieri citati dall’agenzia russa in cui le bandiere nere dell’Isis sarebbero state ammainate e sostituite da quelle siriane: al-Dareiyeh, al-Ramileh, al-Ferdows, al-Ajili e al-Bakri. Gli uomini del Califfato avrebbero istituito posti di blocco all’ingresso della città per tentare di riprenderne il controllo, ma al momento non sono ancora riusciti a domare la rivolta. Un’altra agenzia russa, Sputnik, riferisce che tanti jihadisti sono stati uccisi e che i cittadini sono scesi in massa per le strade ad intonare slogan a sostegno dell’esercito siriano.
Negli ultimi cinque mesi l’intervento russo avrebbe fiaccato il vigore dei jihadisti e, al contrario, avrebbe dato nuovo ossigeno a ogni forma di opposizione. La città di Raqqa, che si trova nel nord della Siria, sulle rive del fiume Eufrate, fu conquistata dall’Isis nel 2013. Oggi è in corso un’offensiva da parte dell’esercito siriano e delle milizie curde per strappare la città ai terroristi islamici.
 

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ZENIT Staff

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