Assisi celebra la Giornata Europea dei Giusti

Due giorni di musica e commemorazioni nella diocesi umbra

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Si è concluso con due momenti molto significativi che si sono tenuti sabato 5 e domenica 6 marzo in Vescovado, il ricco programma degli eventi collaterali alla Giornata della Memoria 2016.
Il primo momento molto suggestivo e di grande spessore si è avuto con il concerto per la Memoria tenuto dal complesso vocale e strumentale AssisIncanto Chorus fondato e diretto dal maestro Lucio Sambuco. A fare da cornice alla formidabile esecuzione del coro è stata la Sala della Spoliazione.
La musica è stata intervallata da interpretazioni a tema sulla Shoah, durante le quali è stata ricostruita la storia di alcune grandi donne che hanno vissuto durante la seconda guerra mondiale e che si sono battute contro le persecuzioni razziali.
L’Angelo di Auschwitz. Ritratto di quattordici grandi donne il tema portante del concerto. Molte le melodie interpretate tra le quali due opere di Guido Alberto Fano compositore e musicista ebreo rifugiato e salvato in Assisi. Durante il concerto, inoltre, è stata realizzata in estemporanea un’opera pittorica a cura dell’immaginatore Daniele Buschi che sarà donata al Museo della Memoria, Assisi 1943-1944.
“Abbiamo bisogno di costruire un mondo nel segno della sinfonia, abbiamo bisogno di ricomporlo – ha esordito il vescovo monsignor Domenico Sorrentino durante i saluti iniziali -. Se il nostro sentiero si raddrizza riusciamo a mettere insieme tante sinfonie di bene. Ormai la sinfonia o è globale oppure non c’è. Questo ambiente dove ci troviamo – ha aggiunto riferendosi alla sala della Spoliazione – è stato capace di creare fasce di luce in un momento difficile della storia. A me piace tenere vivo questo filo di luce, e partendo da questo possiamo costruire un sentiero di pace. La sala della Spoliazione – ha continuato il vescovo – assume tutto questo significato simbolico e non”.
Ai saluti del vescovo Sorrentino sono seguiti quelli del sindaco di Assisi Antonio Lunghi il quale dopo aver ringraziato la curatrice del Museo della Memoria Marina Rosati, la diocesi, il vescovo e l’Opera casa papa Giovanni ha sottolineato che “dobbiamo essere come sentinelle che testimoniano che questa storia, questi orrori non si devono ripetere”.
Durante il secondo momento vissuto domenica 6 marzo, Giornata europea dei Giusti dichiarata dal Parlamento di Bruxelles, sono stati visitati alcuni luoghi del Vescovado con il vicario episcopale monsignor Vittorio Peri che ha fatto da guida ai partecipanti. Dopo la sala della Spoliazione e quella dei Vescovi sono stati mostrati i sotterranei dove furono nascosti gli ebrei rifugiati in Assisi. La visita si è conclusa nel chiostro della Curia che un anno fa è stato dichiarato “Giardino dei Giusti” associato alla rete del “Gariwo” di Gabriele Nissim.

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ZENIT Staff

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