Gino Pollicardo e Filippo Calcagno

Gino Pollicardo e Filippo Calcagno - Facebook (Sabratha Media Center)

Libia. Liberati gli altri due ostaggi italiani

Sono in buone condizioni fisiche e in un posto di polizia. Il sindaco di Sabrata: “Sono riusciti a sfondare la porta della casa in cui erano prigionieri dopo un intervento delle forze armate libiche”

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Liberi gli altri due italiani rapiti in Libia nel luglio scorso insieme a Fausto Piano e Salvatore Failla uccisi ieri a Sabrata. Si tratta di Gino Pollicardo (55 anni) e di Filippo Calcagno (65 anni). A darne notizia è stata la pagina Facebook del Sabratha Media Center, che ha pubblicato una loro foto mentre parlano al telefono, corredata da un biglietto scritto a mano da Pollicardo: “Sono Gino Pollicardo e con il mio collega Filippo Calcagno oggi 5 marzo 2016 siamo liberi e stiamo discretamente fisicamente ma psicologicamente devastati. Abbiamo bisogno di tornare urgentemente in Italia”.
Giunge la conferma anche dalla moglie di Calcagno, che in lacrime annuncia di aver sentito suo marito al telefono, il quale le ha assicurato che stanno entrambi bene e che si trovano in un posto di polizia.
Secondo il sindaco di Sabrata, Hussein al-Zawadi, i due ostaggi sarebbero stati liberati con un blitz delle forze di sicurezza libiche: “Due ostaggi italiani sono stati liberati (…) in Sabrata dopo irruzioni in diverse case a seguito di informazioni ricevute”. Poi chiarisce che i due italiani sono riusciti a sfondare da soli la porta principale della casa in un cui erano tenuti prigionieri nella parte nord-ovest della città, liberandosi così dalla prigionia di un gruppo affiliato all’Isis. Lo stesso sindaco di Sabrata ha aggiunto che gli altri due italiani, Fausto Piano e Salvatore Failla, sono rimasti uccisi negli scontri tra jihadisti dell’Isis e truppe fedeli a Tripoli insieme a milizie alleate.

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ZENIT Staff

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