“Chi accoglie un bambino, accoglie me” è il tema dell’edizione 2016 della Giornata mondiale della preghiera, iniziativa ecumenica nata e sostenuta da donne di diverse confessioni cristiane. L’evento – riferisce l’agenzia Sir – si tiene, dal 1927, il primo venerdì di marzo.
Quest’anno, la Giornata coinciderà con l’inizio dell’iniziativa quaresimale “24 ore per il Signore”. Numerosi i Paesi che vi aderiranno: a Mosca, si pregherà ecumenicamente nella Chiesa luterana di Pietro e Paolo; in Austria, sono previste iniziative di preghiera in oltre 400 comunità, su iniziativa di organizzazioni cristiane femminili, così come in Svizzera, nel Regno Unito, in Francia e altri 170 Paesi.
Per il 2016, lo schema di preghiera dell’iniziativa è stato preparato a Cuba e guarda da vicino alla situazione di sofferenza che vivono le donne nel Paese. In ogni celebrazione si raccoglieranno fondi, ma saranno le singole realtà a decidere a quale progetto di solidarietà destinarli.
È infatti uno dei principi-guida di questa iniziativa il “partecipare a iniziative responsabili”, a partire dall’uso creativo dei propri talenti personali, in uno spirito di “sorellanza ecumenica” che sia “inclusivo” e “attento al contesto multi-religioso”, per garantire l’unità nella differenza delle diverse realtà che partecipano all’iniziativa.
Quest’anno, la Giornata coinciderà con l’inizio dell’iniziativa quaresimale “24 ore per il Signore”. Numerosi i Paesi che vi aderiranno: a Mosca, si pregherà ecumenicamente nella Chiesa luterana di Pietro e Paolo; in Austria, sono previste iniziative di preghiera in oltre 400 comunità, su iniziativa di organizzazioni cristiane femminili, così come in Svizzera, nel Regno Unito, in Francia e altri 170 Paesi.
Per il 2016, lo schema di preghiera dell’iniziativa è stato preparato a Cuba e guarda da vicino alla situazione di sofferenza che vivono le donne nel Paese. In ogni celebrazione si raccoglieranno fondi, ma saranno le singole realtà a decidere a quale progetto di solidarietà destinarli.
È infatti uno dei principi-guida di questa iniziativa il “partecipare a iniziative responsabili”, a partire dall’uso creativo dei propri talenti personali, in uno spirito di “sorellanza ecumenica” che sia “inclusivo” e “attento al contesto multi-religioso”, per garantire l’unità nella differenza delle diverse realtà che partecipano all’iniziativa.