Samuel Pietrasanta: la favola di un ragazzo del Sud

Il giovane cantante siciliano ha incantato il pubblico di The Voice. Un talento per la musica ereditato dal padre, animatore del Movimento Carismatico, scomparso quando lui aveva 7 anni

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Ha lasciato di stucco gli spettatori di The Voice, per la sua stupenda interpretazione di Firestone. Ora Samuel Pietrasanta, che ha vissuto i primi quattro anni della sua vita a Valguarnera Caropepe (EN) per poi trasferirsi a Catania dove il padre è stato docente di Teologia, è un divo: il pubblico in visibilio lo ha acclamato al punto da provocare la scelta immediata da parte di Emis Killa, giudice severo ed estremamente selettivo.
Così a metà dell’esecuzione si sono voltati velocemente tutti e quattro i giudici che capitaneranno le squadre: Raffaella Carrà, Max Pezzali, Emis Killa e Dolcenera.
Ma il giovane Samuel Pietrasanta ha scelto proprio Raffaella Carrà, un’icona per lui e per la madre Gisella Calcagno nata e cresciuta a Valguarnera, che ci ha voluto raccontare l’emozione dello spettacolo di un figlio osannato e che ha ricevuto sui rotocalchi il plauso della critica.
“Samuel è sempre stato coccolato e circondato dalla musica: nella nostra casa da sempre la musica ha fatto parte della loro infanzia – ha confidato la signora -. Anche suo padre, docente di teologia, suonava e animava. Abbiamo militato per anni nella chiesa e nell’animazione, nella pastorale del Movimento Carismatico, portando per la prima volta a Valguarnera il Rinnovamento nello Spirito, che avevano conosciuto allora nella militanza a Como. Eppure, proprio a sette anni Samuel perse il suo papà e, per alleviare quel dolore, gli avevamo regalato questa chitarra”.
“Ricordo che Samuel – dice la madre Gisella – si chiudeva nella sua stanza con la chitarra, suonava le canzoni di De Andrè e cresceva con questa musica impegnata. Mai avrei potuto immaginare che mio figlio realizzasse il suo sogno. Insomma, credo che sia una grande soddisfazione per tutti, soprattutto per me che l’ho visto su un palco importante”.
Samuel si definisce un giramondo: da sempre ha mostrato la propensione a viaggiare a non fermarsi mai, è uno spirito libero soprattutto nella musica.
“Mi auguro – auspica ancora Gisella Calcagno che anche altri quattro figli, tre maschi (Christian, Isac, Manuel) e una femmina (Miriam) – che lui possa trovare in questa nuova esperienza musicale un grande trampolino di lancio per poter così realizzare il suo grande sogno, che è vivere della sua musica e farla conoscere. La musica l’ha formato, lo ha seguito in tutta la sua vita malgrado gli ostacoli, rivedo nella sua padronanza del palcoscenico suo padre, un animatore che attraverso la sua personalità riusciva a trasmettere la stessa emozione e gioia che adesso Samuel fa provare con la sua musica. Per lui è un forte momento di riscatto, l’ho sempre visto un po’ in ombra rispetto al suo talento, io ne sono pienamente convinta, credo che lui riesca a esprimere così la sua grande spiritualità”.
Ha concluso la madre dell’artista: “Ho ricevuto un grande abbraccio da parte di tutti quelli che mi conoscevano, da quando si è esibito mio figlio, il telefono squilla e io non trovo tregua, ma sono felicissima che Dio non ci abbia fatto mancare questa grande gioia nella nostra vita. Vorrei anche ringraziare gli amici di Samuel che lo hanno sempre incoraggiato a credere nella forza d’attrazione della sua voce”.
 
 

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Maria Luisa Spinello

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