Domani, lunedì 29 febbraio, da Beirut arriverà a Fiumicino, il primo cospicuo gruppo di profughi siriani che, grazie al progetto dei “corridoi umanitari”, entrerà in tutta sicurezza e legalmente in Italia.
Il gruppo di rifugiati, secondo quanto riferisce una nota della Comunità di Sant’Egidio, è composto da 24 famiglie, 93 persone in tutto – di cui 41 minori – che in ragione della loro condizione di vulnerabilità hanno ottenuto un visto umanitario a territorialità limitata rilasciato dall’ambasciata italiana in Libano.
Si tratta di un progetto-pilota che nel quadro di un accordo raggiunto a metà dicembre tra governo italiano, la Comunità di Sant’Egidio. la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI), e la Tavola Valdese, prevede l’arrivo di un migliaio di casi in due anni non solo dal Libano, ma presto anche dal Marocco e dall’Etiopia.
Il progetto sarà illustrato domani in un briefing al Terminal 5 dell’aeroporto di Fiumicino. Saranno presenti: Paolo Gentiloni, Ministro degli Esteri; Mario Giro, Vice Ministro degli esteri; Domenico Manzione, Sottosegretario Ministero dell’Interno; Prefetto Mario Morcone capo Dipartimento Libertà Civili Ministero dell’Interno; Marco Impagliazzo presidente Comunità di Sant’Egidio; Luca Maria Negro, presidente Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia; Eugenio Bernardini, Moderatore Tavola Valdese; Giovanni Ramonda Presidente Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII; Federico Garimberti, capo relazioni con i media Alitalia.
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Corridoi umanitari: domani l’arrivo dei primi profughi a Roma
93 persone in arrivo dal Libano grazie al progetto-pilota, coordinato dalla Comunità di Sant’Egidio, dagli Evangelici italiani e dalla Tavola Valdese