Map of Cuba

Map of Cuba - Pixabay (onestopmap)

Il 21 marzo Obama visiterà Cuba

Storica visita del presidente statunitense, 88 anni dopo il suo predecessore Coolidge. Polemiche da parte dei repubblicani: “Sbagliato visitare un Paese non libero e repressivo”

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Prosegue il processo di disgelo tra Stati Uniti d’America e Cuba. Dopo la riapertura delle reciproche ambasciate l’estate scorsa e la recente sottoscrizione di un accordo che ripristina i voli commerciali tra i due Paesi dopo 50 anni, il prossimo passo sarà la visita di Barack Obama nell’isola caraibica. Avverrà il 21 e 22 marzo prossimi, il presidente degli Stati Uniti sarà accompagnato all’Avana da sua moglie Michelle e incontrerà il suo collega cubano Raul Castro.
Si tratterà della prima visita di un presidente statunitense a Cuba dopo 88 anni. Prima di Obama, nel 1928, fu Calvin Coolidge ad approdare sull’isola in visita ufficiale. Obama e Castro si sono già incontrati e stretti la mano nel 2014, in Sudafrica, in occasione del funerale di Nelson Mandela. Il prossimo passo di riavvicinamento dovrebbe essere la fine dell’embargo statunitense in vigore sin dai tempi della crisi dei missili sotto la presidenza di John Kennedy, nel 1962.
L’annunciata visita di Obama ha suscitato polemiche negli Stati Uniti. Ted Cruz e Marco Rubio, due candidati repubblicani alla Casa Bianca, entrambi di origini cubane, hanno criticato la scelta. I due senatori – rispettivamente di Texas e Florida – ritengono che la scelta di Obama sia sbagliata perché Cuba sarebbe un Paese non libero e repressivo. Il presidente ha replicato via Twitter, spiegando che Usa e Cuba sono ancora distanti su alcuni temi, quali il rispetto della libertà e dei diritti civili, che verranno sollevati “direttamente” nell’incontro all’Avana.

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ZENIT Staff

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