La riconciliazione nazionale della Colombia. Il tema che affronterà Papa Francesco durante l’annunciato viaggio nel Paese sudamericano nel 2017, è stato al centro della discussione della centesima assemblea della Conferenza episcopale colombiana (Cec), che si è aperta a Bogotà e che proseguirà fino al 19 febbraio.
Il presidente dei vescovi colombiani ed arcivescovo di Tunja, mons. Luis Augusto Castro Quiroga, ha fatto riferimento all’imminente e auspicata firma dell’accordo di pace tra il Governo e la guerriglia delle Farc. Secondo il presule, misericordia, perdono e riconciliazione sono le tre grandi sfide che deve affrontare la Chiesa per dare apporto al post-conflitto.
“È impossibile che colui che nel suo cuore è pieno di odio, vendetta e rivalsa possa praticare la misericordia – ha detto mons. Castro Quiroga -. Perciò, dobbiamo proseguire nel favorire il perdono e la riconciliazione per costruire comunità riconciliate e portatrici riconciliazione”.
Il presidente della Cec si dice preoccupato perché molti colombiani non hanno compreso il valore della cosiddetta “giustizia transazionale”, uno dei punti più delicati dell’accordo di pace: “Questa giustizia ci può sembrare blanda, poco giusta, garanzia di impunità, ma le cose non stanno così. Si tratta di una soluzione eccezionale per rispondere ad una situazione straordinaria, è un passo importante per introdurre la misericordia nel processo penale. È come un sorso d’acqua nel deserto”. Infine, appello di mons. Castro Quiroga affinché i pastori sappiano sostenere i giovani che sono stati bambini soldato durante la guerriglia.
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Colombia. Vescovi impegnati per la riconciliazione nazionale
L’assemblea della Conferenza Episcopale si apre con l’impegno di dare un messaggio di misericordia al popolo dopo la pace tra Governo e Farc