Poco prima delle 8.30 di stamattina, il volo A330 dell’Alitalia si è alzato dalla pista di Fiumicino con a bordo Papa Francesco. Il Vescovo di Roma si reca in Messico per il suo 12esimo Viaggio Apostolico internazionale. Prima di raggiungere il Paese, farà però sosta all’aeroporto dell’Avana, dove si incontrerà con il Kirill, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie. L’arrivo a Cuba è previsto intorno alle 14.00 ora locale, le 20.00 di Roma, dopo circa 12 ore di volo.
Il volo del Papa ha fatto registrare un ritardo di circa 40 minuti rispetto all’orario previsto. L’Alitalia ha spiegato il disagio con una problema di traffico sull’aerostazione per via di una richiesta di emergenza di un velivolo di “Easy Jet”.
Il Papa, prima di lasciare il territorio italiano, ha fatto pervenire al Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, un telegramma nel quale spiega che il suo viaggio in Messico è finalizzato a “sostenere la missione della Chiesa locale e portare un messaggio di speranza”. Il Pontefice rivolge inoltre il proprio “deferente saluto” a Mattarella e impartisce la sua benedizione apostolica al popolo italiano.
Il Messico, aggiunge, “paese emblematico della poliedrica realtà latino-americana, nel quale contrasti profondi si accompagnano a enormi potenzialità”, attende con fiducia, “a partire dai poveri, dagli emarginati e da quanti vivono ogni giorno in condizioni di precarietà e difficoltà” il messaggio di “pace, solidarietà di speranza” del Vescovo di Roma.
“L’Italia e la comunità internazionale – prosegue Mattarella – seguiranno poi con speciale attenzione il suo storico incontro a Cuba con il Patriarca Kirill, che costituirà un momento di fondamentale importanza per i cristiani e per tutti coloro che credono fermamente nella cultura del dialogo”.
Il Pontefice ha inviato telegrammi di sorvolo anche alle autorità di Francia, Spagna e Portogallo, assicurando le proprie preghiere e benedizioni per i popoli di quei Paesi.