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L'appello di Francesco: "Garantire futuro e integrità della Casa comune"

Il messaggio del Papa ai fedeli del Brasile in occasione della tradizionale Campagna di fraternità per la Quaresima

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“Impegnarsi con politiche pubbliche e atteggiamenti responsabili che garantiscano l’integrità e il futuro della nostra Casa comune”. Questo l’appello lanciato da Papa Francesco nel tradizionale messaggio ai fedeli del Brasile, diffuso oggi, in occasione della Campagna di fraternità per la Quaresima. Iniziativa, questa, che si svolge dal 1963 e che ogni anno propone una motivazione comunitaria per la conversione e il cambiamento di vita.
Tema dell’edizione 2016 è «Casa comune, nostra responsabilità» e si pone come obiettivo principale di contribuire a far sì che venga assicurato il diritto fondamentale di tutti all’assistenza sanitaria di base, oltre ad interpellare la coscienza collettiva per la cura del Creato.
“Tutti noi siamo responsabili della nostra Casa Comune, che comprende i governati e l’intera società”, afferma il Pontefice nel messaggio in portoghese, “per mezzo di questa Campagna di Fraternità, le persone e le comunità sono invitate a mobilitarsi, a partire dai luoghi in cui vivono. Sono chiamate a prendere iniziative in cui si uniscano le Chiese e le diverse espressioni religiose e tutte le persone di buona volontà nella promozione della giustizia e del diritto all’assistenza sanitaria di base”.
“L’accesso all’acqua potabile e al sistema fognario – afferma il Papa – è condizione necessaria per il superamento dell’ingiustizia sociale e per lo sradicamento della povertà e della fame, per la riduzione degli alti indici di mortalità infantile e di malattie evitabili, e per la sostenibilità ambientale”.
Come nell’enciclica Laudato Si’, Francesco ricorda che “l’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani” e anche “che il grave debito sociale verso i poveri è parzialmente saldato quando si attuano programmi per fornire acqua pulita e assistenza sanitaria alle popolazioni più povere”.
In una prospettiva di ecologia integrale, scrive il Santo Padre, “ho cercato di mettere in evidenza il nesso esistente tra il degrado ambientale e il degrado umano e sociale, avvertendo che ‘il deterioramento dell’ambiente e quello della società colpiscono in modo speciale i più deboli del pianeta”. Quindi l’invito ad approfondire “la cultura ecologica”, perché “questa non si può limitare a risposte parziali, come se i problemi fossero isolati”.
“Il ricco patrimonio di spiritualità cristiana può dare un magnifico contributo allo sforzo di rinnovare l’umanità”, assicura il Pontefice, e invita, soprattutto durante la Quaresima appena iniziata, “a riscoprire come la nostra spiritualità si approfondisce quando superiamo la tentazione di essere cristiani mantenendo una prudente distanza dalle piaghe del Signore e scopriamo che Gesù vuole che tocchiamo la carne sofferente degli altri, dedicandoci alla cura generosa e piena di tenerezza dei nostri fratelli e sorelle e dell’intero creato”.
Unendosi quindi a tutti i cristiani del Brasile e a quanti in Germania sono impegnati in questa Campagna di Fraternità Ecumenica (la Campagna è fatta insieme a Misereor, iniziativa dei cattolici tedeschi che la realizza per ogni Quaresima dal 1958), il Papa rivolge una preghiera a Dio: “Insegnaci a scoprire il valore di ogni cosa, a contemplare con stupore, a riconoscere che siamo profondamente uniti con tutte le creature nel nostro cammino verso la tua luce infinita. Grazie perché sei con noi tutti i giorni. Sostienici, per favore, nella nostra lotta per la giustizia, l’amore e la pace”.

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ZENIT Staff

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