“Sarà un viaggio lungo e difficile” e “richiederà forza fisica e spirituale”. Con queste parole il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill si è imbarcato alla volta di Cuba, dove domani nell’aeroporto dell’Avana incontrerà Papa Francesco.
Il capo della Chiesa ortodossa russa – riferisce l’agenzia Ria Novosti – è partito per il suo primo viaggio ufficiale in America Latina dall’aeroporto internazionale di Vnukovo, accompagnato da un seguito di un centinaio di persone, tra cui 30 giornalisti e 20 coristi dell’eparchia della regione di Mosca La tv russa ha mostrato le immagini dell’inizio del viaggio, che durerà undici giorni e farà tappa anche in Paraguay e in Brasile.
“L’agenda della Chiesa non è legata in alcun modo a quella politica di nessun Paese. Si tratta di un incontro tra due leader della Chiesa e non vi è nessun elemento politico in questo incontro e cercare di trovarlo sarebbe inutile”, ha dichiarato a Mosca il portavoce del Patriarcato russo, Alexandr Volkov.
E a Cuba è arrivato giovedì 11 anche il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, accompagnato dal domenicano Hyacinthe Destivelle, officiale del dicastero. Alla vigilia della partenza il porporato ha rilasciato un’intervista a Radio Vaticana, ha definito l’incontro dell’Avana “un passo coraggioso che porterà buoni frutti nel dialogo ecumenico”. Il cardinale Koch ha sottolineato che nel previsto colloquio non si potrà parlare di tutto, “ma sicuramente si parlerà delle questioni che riguardano i due capi delle Chiese, da un punto di vista personale ed ecclesiale”.
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Il Patriarca Kirill in viaggio verso Cuba
Partenza da Mosca con un seguito di 100 persone. Il portavoce del Patriarcato: “Sarà di un incontro ecclesiale, l’agenda della Chiesa non è legata alla politica di alcun Paese”