Duecentottanta interventi di chirurgia ricostruttiva in 12 giorni in diverse città del Paraguay, questo il calendario d’impegni della seconda missione di Aicpe Onlus.
L’AICPE onlus: è la branca di Aicpe (Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica) dedicata alla beneficenza ed al volontariato.
Nata nel 2013 con l’intento di sostenere in modo concreto i soci che sono impegnati in prima persona in progetti no profit in giro per il mondo, AICPE onlus raccoglie e gestisce i fondi in rapporto ad esigenze specifiche, ma in particolare organizzando missioni periodiche di chirurgia plastica umanitaria. Attualmente è presente in Paraguay, Guatemala e Togo.
Tre i chirurghi plastici italiani impegnati nella missione: Marco Stabile, originario di Cremona e referente di chirurgia plastica alla Asl di Piacenza, da anni impegnato sul fronte umanitario con diverse missioni in Togo, al secondo viaggio in Paraguay.
Gianluca Gatti e Alessandro Giacomina, toscani, già uniti professionalmente nel progetto “Percorso labiopalatoschisi” all’ospedale Santa Chiara di Pisa, alla loro prima esperienza di volontariato all’estero.
Gli specialisti italiani sono in Paraguay per partecipare al programma “Ñemyatyro Paraguay” (Ricostruzione in Paraguay), che prevede la realizzazione di interventi chirurgici gratuiti a beneficio di pazienti in gravi condizioni e privi dei mezzi economici sufficienti, ed è portato avanti dal Ministero della Salute paraguaiano attraverso il Centro Nazionale Ustionati diretto da Bruno Balmelli, paraguaiano di origine italiana.
Iniziata il 26 gennaio, la missione proseguirà fino al 7 febbraio: oltre ai chirurghi italiani comprende anche il chirurgo plastico francese Roland Boileau.
Se l’anno scorso ad accogliere i volontari c’era il presidente della Repubblica, Horacio Cartes, quest’anno c’era il Ministro della Salute, Antonio Barrios, che ha ringraziato i medici per il lavoro svolto.
L’ambasciata d’Italia ad Asunciòn ha presentato i chirurghi plastici alla stampa paraguaiana.
In conferenza stampa i medici hanno spiegato: “Abbiamo in programma 280 interventi di chirurgia ricostruttiva, che offriranno così alla popolazione più povera l’opportunità di subire l’intervento senza doversi spostare fino alla capitale, cosa impossibile per la gran parte dei pazienti”
“Le problematiche trattate – ha precisato il dott. Stabile – sono soprattutto esiti di ustioni con cicatrici gravemente retraenti, ma anche a malformazioni congenite o a gravi sequele di interventi precedenti. Molto diffuso, soprattutto tra i bambini, il labbro leporino. Le strutture sanitarie sono piuttosto buone, soprattutto se confrontate con quelle dell’Africa, e ho notato un miglioramento rispetto all’anno scorso. Tuttavia sono molte le persone che non hanno accesso ai servizi medici di base”.
Oltre a quella in Paraguay, i chirurghi plastici Francesco Bellezza e Paola Emiliozzi sono impegnati in Togo, mentre Claudio Bernardi e Paola Pasquini in Guatemala.
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