Alla vigilia dell’incontro in Vaticano tra il Presidente iraniano Hassan Rohani e Papa Francesco, è stato possibile riaprire a Teheran il monastero caldeo della Congregazione delle Figlie di Maria. Lo riferiscono a Fides fonti ufficiali del Patriarcato caldeo, ricordando che il monastero era rimasto chiuso dal 2013.
“La nostra congregazione – spiega all’agenzia Fides suor Luigina Sako, superiora della casa romana delle Suore caldee Figlie di Maria – è presente a Teheran dal 1963. Prima della Rivoluzione islamica tenevamo aperta anche una scuola. Il monastero è annesso alla parrocchia dedicata alla Vergine Maria. Adesso, dopo una sospensione di più di due anni, le suore potranno riprendere il lavoro pastorale tra la gente, nelle parrocchie”.
Per ora il monastero ospiterà due religiose, suor Batul e suor Liliana, che già prima del periodo di chiusura faceva parte della comunità di Teheran da molti anni. L’Arcieparchia caldea di Teheran, che nel 2014 contava 6 parrocchie e 2500 battezzati, è attualmente retta dall’Arcivescovo Ramzi Garmou.
Iran: riapre il monastero caldeo di Maria Vergine a Teheran
Il monastero, presente dal 1963, era rimasto chiuso dal 2013