Il sito del battesimo di Gesù lungo il fiume Giordano è stato ufficialmente dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Ieri sera, a Parigi, la cerimonia di proclamazione ufficiale, alla quale ha preso parte anche una delegazione preveniente dal Regno Hascemita di Giordania, comprendente il ministro giordano per il turismo Nayef H Al-Fayez e l’arcivescovo Maroun Lahham, vicario patriarcale per la Giordania del Patriarcato latino di Gerusalemme.
Nel suo intervento, pronunciato durante la cerimonia, l’arcivescovo Lahham ha definito il sito del battesimo come “un luogo dove risuona ancora la voce di Cristo”, in un Paese come la Giordania “tranquillo e sicuro, in mezzo ad un Medio Oriente in fiamme”.
“Il Vangelo – ha rimarcato il vicario patriarcale – lo aveva dichiarato già 2000 anni fa, la devozione popolare lo ha sempre confermato, le ricerche archeologiche lo hanno evidenziato, quattro Papi lo hanno visitato, e oggi la comunità internazionale lo dichiara ufficialmente.
A partire da questa sera – ha aggiunto l’arcivescovo Lahham – noi possiamo dichiarare ad alta voce che la Giordania è Terra Santa. La Terra Santa comprende anche e soprattutto Gerusalemme, Betlemme e Nazareth, ma la Giordania non è per questo meno santa”.
Nel suo intervento, pronunciato durante la cerimonia, l’arcivescovo Lahham ha definito il sito del battesimo come “un luogo dove risuona ancora la voce di Cristo”, in un Paese come la Giordania “tranquillo e sicuro, in mezzo ad un Medio Oriente in fiamme”.
“Il Vangelo – ha rimarcato il vicario patriarcale – lo aveva dichiarato già 2000 anni fa, la devozione popolare lo ha sempre confermato, le ricerche archeologiche lo hanno evidenziato, quattro Papi lo hanno visitato, e oggi la comunità internazionale lo dichiara ufficialmente.
A partire da questa sera – ha aggiunto l’arcivescovo Lahham – noi possiamo dichiarare ad alta voce che la Giordania è Terra Santa. La Terra Santa comprende anche e soprattutto Gerusalemme, Betlemme e Nazareth, ma la Giordania non è per questo meno santa”.