Come ogni anno, la prima settimana di febbraio, ha preso il via la Settimana mondiale dell’armonia interreligiosa, proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2010. Obiettivo dell’evento – che quest’anno si celebra dal 1° al 7 febbraio – è promuovere a livello mondiale il dialogo e la comprensione tra i seguaci di diverse fedi, in modo da rafforzare l’armonia interreligiosa e la cooperazione tra i popoli, e tutelare i diritti umani costruendo una cultura di pace e tolleranza.
In occasione di questa ricorrenza – informa la Radio Vaticana – l’Assemblea generale incoraggia gli Stati membri, le organizzazioni intergovernative e non governative, i leader dei movimenti interreligiosi e gli esponenti della società civile a diffondere il messaggio di armonia interreligiosa e di buona volontà nelle chiese del mondo, nelle moschee, sinagoghe, templi e altri luoghi di culto. A tal fine si terranno, lungo tutta la settimana, eventi culturali e campagne di sensibilizzazione.
Alle diverse iniziative promosse per questa edizione, aderisce, tra gli altri, anche il Kaiciid, il Centro internazionale per il dialogo interreligioso e culturale “Re Abdullah Bin Abdulaziz”. Fondato nel 2012 a Vienna da Arabia Saudita, Spagna e Austria e con la Santa Sede nel ruolo di organismo osservatore fondatore, il Centro vuole incoraggiare il dialogo tra i seguaci delle diverse religioni e culture del mondo, così da migliorare la cooperazione, il rispetto delle diversità, la giustizia e la pace.
Lunedì – riferisce ancora l’emittente – l’organizzazione ha partecipato “al Vespro per la Pace” nella celebre abbazia benedettina di Melk, a Vienna, insieme a diversi leader religiosi austriaci, ai membri del Corpo diplomatico presso l’Ocse ed esponenti della società civile. Ieri invece il Kaiciid e l’ambasciatore del Regno di Giordania, hanno invitato il presidente austriaco Heinz Fischer a parlare dell’importanza del dialogo interreligioso per la soluzione dei tanti problemi che affliggono il mondo oggi, compreso quello della crisi dei rifugiati.
In occasione di questa ricorrenza – informa la Radio Vaticana – l’Assemblea generale incoraggia gli Stati membri, le organizzazioni intergovernative e non governative, i leader dei movimenti interreligiosi e gli esponenti della società civile a diffondere il messaggio di armonia interreligiosa e di buona volontà nelle chiese del mondo, nelle moschee, sinagoghe, templi e altri luoghi di culto. A tal fine si terranno, lungo tutta la settimana, eventi culturali e campagne di sensibilizzazione.
Alle diverse iniziative promosse per questa edizione, aderisce, tra gli altri, anche il Kaiciid, il Centro internazionale per il dialogo interreligioso e culturale “Re Abdullah Bin Abdulaziz”. Fondato nel 2012 a Vienna da Arabia Saudita, Spagna e Austria e con la Santa Sede nel ruolo di organismo osservatore fondatore, il Centro vuole incoraggiare il dialogo tra i seguaci delle diverse religioni e culture del mondo, così da migliorare la cooperazione, il rispetto delle diversità, la giustizia e la pace.
Lunedì – riferisce ancora l’emittente – l’organizzazione ha partecipato “al Vespro per la Pace” nella celebre abbazia benedettina di Melk, a Vienna, insieme a diversi leader religiosi austriaci, ai membri del Corpo diplomatico presso l’Ocse ed esponenti della società civile. Ieri invece il Kaiciid e l’ambasciatore del Regno di Giordania, hanno invitato il presidente austriaco Heinz Fischer a parlare dell’importanza del dialogo interreligioso per la soluzione dei tanti problemi che affliggono il mondo oggi, compreso quello della crisi dei rifugiati.