Oceano

Oceano / Pixabay CC0 - stux, Public Domain

Dio esonda

Con la sovrabbondanza di Dio non posso non amare il prossimo

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Giorni fa sono entrato in un’agenzia di viaggi perché invitato a dare una benedizione. Mi presento e ricevo un’accoglienza festosa.
Scambio subito alcune battute di convenienza che mi servono a stabilire il rapporto giusto con Emilio, il responsabile dell’agenzia, che ancora non conoscevo.
Prima di dare la benedizione con l’acqua santa, invito i presenti ad aprire il cuore; perché, aggiungo, il cuore è un abisso e solo l’abisso di Dio lo può riempire.
Vedendoli attenti e disponibili all’ascolto, ho, per così dire, dilagato dicendo: “Per quanto grande sia il nostro desiderio di bene, Dio lo supera; Dio ci ama a tal punto che si sperpera”.
Mi spiego con un paragone: Quando mi lascio amare da Dio, mi immagino di camminare lungo la spiaggia del mio mare – Eraclea mare, appunto.
Lo ascolto mentre sembra dirmi con il rumore delle sue onde: tu, Andrea sei un bicchierino; ma lasciami entrare. Non ragionare; perché se ragioni non me lo lasci fare.
Mentre il mare entra in me, bicchierino, mi dice: prendimi per te, trattieni quanto ti occorre; ma ricordati che quanto sopravanza e tracima, è per chi ti vive accanto.
Solo lasciandomi amare – concludo – riesco ad amare gli altri. Con la sovrabbondanza di Dio non posso non amare il prossimo.
Ciao da p. Andrea
Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.

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Andrea Panont

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