Syria

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Siria: tre esplosioni vicino a mausoleo sciita. Isis rivendica l'attentato

Almeno 70 i morti e un centinaio i feriti. A Ginevra, intanto, riprendono i colloqui sulla Siria tra regime e opposizione

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Un nuovo attentato terroristico, rivendicato dallo Stato Islamico, ha sconvolto la Siria. A sud di Damasco tre esplosioni, nei pressi del mausoleo sciita di Sayyida Zeinab, hanno ucciso circa 70 persone. Secondo l’agenzia di Stato Sana, che cita una fonte del ministero degli Interni, i terroristi hanno fatto esplodere prima un’autobomba vicino a una stazione degli autobus. Subito dopo due kamikaze si sono fatti saltare in aria, uccidendo le persone che si erano avvicinate per aiutare i feriti. Altre 100 persone sono rimaste ferite e tra i morti vi sono cinque bambini.
Un atto che – ha denunciato l’Alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri e la sicurezza, Federica Mogherini – appare come “un chiaro tentativo di interrompere i colloqui di pace” inter-siriani mediati dall’Onu, in corso a Ginevra. Nella località svizzera, è arrivata una delegazione dell’Alto comitato negoziale della coalizione dell’opposizione siriana. I colloqui sono ripresi in stanze separate, in un clima di forte sfiducia.
Il mausoleo-moschea dove si è svolto l’assalto è il luogo di sepoltura della nipote del profeta Maometto ed è meta di pellegrinaggio per gli sciiti, non solo siriani. Già in passato il sito era stato preso di mira: l’ultima volta nel febbraio 2015, con un attacco kamikaze che uccise quattro persone e ne ferì altre 13.

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ZENIT Staff

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