“Papa Francesco sta aprendo le porte che si erano chiuse, testimoniando che l’amore di Dio può raggiungerci tutti”. Lo ha detto il reverendo Tim Macquiban uno dei leader della Chiesa metodista a Roma, in un’intervista concessa a ZENIT la scorsa settimana. Il reverendo Tim Macquiban, ha sottolineato che pregare per l’unità dei cristiani è fondamentale ed ha spiegato come papa Francesco sta avanzando velocemente nelle buone relazioni ecumeniche.
Il pastore ha raccontato delle sue speranze per il miglioramento delle relazioni tra cattolici e metodisti, riflettendo su ciò che abbiamo in comune, proponendo la necessità di ecumenismo non solo spirituale, ma anche di azione. In particolare, Macquiban ha suggerito come metodisti e cattolici potrebbero condividere la loro ricerca comune per una vita santa.
Il rev. Macquiban è dal 1987 un ministro della Chiesa Metodista britannica. E’ laureato presso l’Università di Cambridge. Ha servito in chiese piccole e grandi in Gran Bretagna nello Yorkshire e a Cambridge. Ha insegnato per 18 anni in una scuola superiore.
Il ministro, ha una lunga storia di impegno nella pastorale, nel mondo accademico ed ecumenico. Insieme alla moglie, Angela, ha sostenuto l’impegno della World Church nella partecipazione a programmi di sviluppo. A questo proposito ha visitato la Giamaica, Singapore e la Malesia. Ha anche insegnato negli Stati Uniti e in varie università metodiste e ha tenuto conferenze in Australia. La Chiesa Metodista di Roma si trova vicino a Castel Sant’Angelo.
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Si è appena conclusa la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani. Perché pregare per l’unità dei cristiani è importante?
Dopo 50 anni di dialogo con la Chiesa cattolica romana, preghiamo per il riconoscimento del nostro comune battesimo e l’incorporazione in un solo corpo. Per imparare ad amare e rispettare l’altro qualunque siano le nostre differenze.
Qual è il contributo di papa Francesco nell’avanzamento dell’ecumenismo?
Tutto ciò che papa Francesco dice e fa, soprattutto ora, in questo Anno della Misericordia, apre le porte che erano chiuse, favorendo il vento del cambiamento. Il suo calore per coloro che sono altri, siano essi cristiani o no, è la prova che l’amore di Dio può raggiungere tutti.
Quali le speranze per migliorare le relazioni tra cattolici e metodisti? E tra i cattolici e tutti i cristiani?
L’apertura, il calore e l’entusiasmo per il Vangelo è una cosa che metodisti e cattolici possono condividere nella loro ricerca comune per la santità della vita. La “fede opera per amore” come ha detto John Wesley, il teologo inglese che ha fondato il movimento protestante del metodismo.
Durante l’udienza generale della scorsa settimana, il Papa ha detto che tutti i cristiani condividono la comune missione di trasmettere la misericordia di Dio verso gli altri, specialmente ai poveri e ai bisognosi. Come fare in modo che tutti i cristiani possano collaborare a questo proposito?
Su questo tema non c’è molta diffferenza tra noi cristiani. Giorni fa ero con la comunità di Sant’Egidio a Ostia. La loro azione caritativa nei confronti dei poveri è per me abbastanza familiare. Sono anni che predico per un “ecumenismo di azione”, che ci porta oltre all’ecumenismo spirituale.
WIKIMEDIA COMMONS - Jeffrey Bruno
Il Reverendo Metodista: "Il Papa invita ad aprire le porte che erano chiuse"
Il dr. Tim Macquiban parla del Pontefice come testimone dell’amore e del calore di Dio per tutti