Questa mattina, lasciata la Nunziatura Apostolica di Kampala, Papa Francesco si è trasferito in auto all’aeroporto internazionale di Entebbe dove, alle 9, ha avuto luogo la cerimonia di congedo dall’Uganda. Accolto dal presidente Yoweri Kaguta Museveni, dopo gli onori militari, l’esecuzione degli inni e il saluto delle delegazioni, alle ore 9.15 il Santo Padre è decollato da Entebbe a bordo di un A330 dell’Alitalia alla volta di Bangui, in Repubblica Centroafricana.
Nell’atto di lasciare il territorio dell’Uganda e nel sorvolare poi lo spazio aereo della Repubblica Democratica del Congo, Francesco, come consuetudine, ha fatto pervenire ai rispettivi Capi di Stato dei messaggi telegrafici. Al presidente Museveni, ha rinnovato la propria gratitudine a lui e a tutto il popolo ugandese “per la calorosa accoglienza” ricevuta, assicurando la propria vicinanza spirituale e invocando sul paese “benedizioni divine di pace, gioia e prosperità”. Al presidente Joseph Kabila del Congo, il Pontefice ha inviato cordiali saluti, invocando la benedizione di Dio Onnipotente su tutto il paese e pregando che esso riceva “doni di pace e benessere”.
Il volo Kampala-Bangui dura 2 ore e 45, il Pontefice giungerà alle 10 (ora locale) all’aeroporto internazionale M’poko della capitale centroafricana, terza tappa del viaggio apostolico in Africa nonché la più rischiosa dati i disordini interni. Nei giorni scorsi si vociferava, infatti, che la visita potesse essere annullata. Invece – ha confermato ieri sera padre Federico Lombardi alla stampa – “tutto il programma del Papa a Bangui è confermato. Ci sarà il volo per Bangui, come previsto e tutte le tappe della giornata si terranno come annunciato”.
Confermato anche il programma di domani, che prevede una visita alla Moschea nel quartiere musulmano della città e la Messa al centro sportivo Barthelemy Boganda. “Se non ci saranno sorprese, il programma verrà rispettato”, ha detto il portavoce vaticano, spiegando che il comandante della Gendarmeria vaticana, Domenico Giani, “è stato sul posto nei giorni scorsi per prendere contatti con le diverse realtà” incaricate di garantire la sicurezza e che “le forze Onu e quelle francesi presenti a Bangui avranno ognuna compiti specifici”.
La giornata di oggi culminerà con la Santa Messa con sacerdoti, religiosi, religiose e seminaristi nella cattedrale di Bangui, dove il Papa aprirà la Porta Santa per l’inizio del Giubileo dell’Anno straordinario della Misericordia. Poi nel piazzale antistante la basilica, confesserà alcuni giovani lì riuniti e darà il via alla Veglia di preghiera che si svolgerà per tutta la notte.