“Contrastare la violenza sulle donne è un compito essenziale di ogni società che si proponga la piena tutela dei diritti fondamentali della persona”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, indetta dall’Onu per oggi.
“L’educazione al rispetto reciproco, nei rapporti personali e nelle relazioni sociali, è alla base del nostro vivere civile”, ha proseguito il presidente, sottolineando che “la violenza sulle donne è un fenomeno sociale ingiustificabile che attecchisce ancora in troppe realtà, private e collettive e nessun pretesto può giustificarla”.
“Si tratta di comportamenti che vanno combattuti fermamente. La scuola e le altre attività in cui si esplica la crescita della persona devono essere in prima fila contro ogni forma di violenza, pregiudizio e discriminazione”, ha affermato Mattarella.
In Italia, tuttavia, la situazione vede luci e ombre. Gli ultimi dati Istat riferiscono che nel nostro Paese circa 7 milioni di donne hanno subìto violenza, fisica o psicologica, nel corso della loro vita. Solo nell’ultimo anno sono state 152 le vittime di femminicidio. Una donna su tre della fascia di età compresa tra 16 e 60 anni. L’Unicef rileva inoltre che su dieci ragazze sotto i 20 anni, una è stata violentata o costretta a subire atti sessuali.