“Abbiamo provato a coniugare la parola pace partendo dai bambini”. Lo ha detto domenica 15 novembre, Lorenza Lei, Presidente della Fabbrica della Pace e già Direttore generale della Rai. La Fondazione La Fabbrica della Pace è stata costituita con l’obiettivo di sviluppare e promuovere la pace, la tolleranza, l’uguaglianza, l’accoglienza e l’integrazione tra le persone.
Ha spiegato la Lei: “Siamo un grande laboratorio che vuole coinvolgere bambini e ragazzi – attraverso l’animazione, l’arte, le nuove tecnologie e lo sport – per diffondere valori fondamentali”. In questo contesto una lettera dell’alfabeto come la A non è solo Altri, ma anche Abbraccio e Accoglienza. Maria Rita Parsi, vice presidente della Fabbrica della Pace, ha spiegato: “Partiamo dai bambini perché loro sono i più bravi a fare la pace, non conta se vengono da altri Paesi, se hanno un colore della pelle diverso”.
Nel corso di una serata condotta da Pippo Baudo è intervenuto anche padre Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa Vaticana, il quale ha raccontato dell’incontro di 7mila bambini della Fabbrica del Sorriso con Papa Francesco, avvenuto il 4 di novembre. Padre Lombardi ha sostenuto che “il rischio delle guerre c’è sempre e quello che è successo in questi giorni ce lo fa capire”. Per questo motivo “la pace è da costruire ogni giorno”.
“Dobbiamo costruire un mondo nuovo – ha continuato il padre gesuita – bisogna mettere radici profonde per la pace e in questo senso la Fabbrica della Pace va nella giusta direzione perché parte dell’educazione dei bambini piccoli”. Secondo padre Lombardi, “bisogna costruire le personalità capaci di desiderare la convivenza pacifica, il dialogo, ed avere gioia per una società in cui sia bello vivere insieme”
“Papa Francesco – ha aggiunto – parla della cultura dell’incontro dei bambini delle diverse lingue, delle diverse culture, delle diverse religioni. Questo la Fabbrica della Pace cerca di farlo con esperienze concrete”. In merito alle minacce che potrebbero limitare l’imminente Giubileo della Misericordia, padre Lombardi ha affermato che “c’è ancora più bisogno del Giubileo, perché se c’è il rischio per la pace e per la convivenza, allora l’annuncio della Misericordia di Dio, che è fondamento dell’amore tra di noi, è assolutamente urgente. Ne abbiamo estremo bisogno”. In questo senso “il Giubileo con il suo messaggio è assolutamente necessario più di prima”.
All’incontro ha partecipato anche Rafael, un bambino a cui è stato trapiantato il cuore. La dottoressa Teresa della Torre, moglie del cardiochirurgo che l’ha operato, fa parte di un associazione che crea le scuole per formare il personale medico sanitario capace di fare trapianti. “Quello che sappiamo lo dobbiamo regalare. Non c’è cosa più importante che trasmettere le conoscenze per curare e guarire altre persone”, ha sottolineato la dottoressa La Torre.
Padre Gaetano Grieco, cappellano del carcere minorile di Casal del Marmo, ha raccontato della fondazione da lui fondata “Borgo Amigo”. Padre Gaetano ha spiegato: “Da 35 anni faccio anzitutto il prete all’interno di un carcere minorile. Sono convinto che tenere 450 ragazzi minorenni in carcere è un peccato contro l’infanzia. Penso che 450 ragazzi possono essere collocati in qualsiasi altro posto fuorché il carcere”.
Secondo padre Grieco, “il carcere per i minori ha fatto la sua storia e non produce frutti, nel senso che non si riesce a recuperare questi ragazzi”. Per questo motivo, da circa 20 anni con “Borgo Amigo” si praticano percorsi alternativi che hanno già prodotto buoni frutti. Padre Grieco ha inoltre annunciato – senza voler fornire ulteriori dettagli – un progetto che sta per realizzare, denominato “la Fabbrica della Pasta”.
All’incontro hanno partecipato anche la dottoressa Alessia Sinatra, magistrato e socio fondatore della Fabbrica della Pace. Il generale Nicolò Pollari, esperto internazionale di geopolitica. E Marco Mantovani, presidente dell’industria di orologeria Locman. La Locman è partner dell’iniziativa “L’ora della Pace”, che si è conclusa con il regalo di un orologio particolare a Papa Francesco. Mantovani ha concluso l’incontro sostenendo che “la famiglia è la grande fabbrica per creare un mondo migliore”.