“Denunciamo con fermezza gli attacchi terroristici in Nigeria, Kenya, Libia, Burkina Faso, Mali, Libano, Francia e in altre parti del mondo, che hanno provocato numerose vittime innocenti e portato sconforto e dolore in molte famiglie e nei loro Paesi”. Così il Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar (Secam) in un comunicato inviato all’agenzia Fides al termine dalla riunione del Comitato Permanente, svoltosi dal 16 al 20 novembre.
I presuli africani condannano “ogni atto di terrorismo in qualsiasi parte del mondo” e chiedono “a chi li commette e ai loro sponsor di fermarsi”. Di qui un appello alla pace in Africa: “Siamo uniti – si legge nel testo – con tutti coloro che lavorano per la pace e la riconciliazione nelle aree tormentate dall’Africa e del mondo, specialmente in Burundi, Sud Sudan, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria, Kenya, Libia e in altre parti dei Paesi nord-africani. Facciamo appello in nome di Dio a tutte le parti in conflitto in queste aree di deporre le armi e di intraprendere la via del dialogo e della pace per il bene della posterità”.
“Come rappresentanti della Chiesa in Africa, auspichiamo un’accoglienza calorosa al Santo Padre, Papa Francesco, per la sua prima visita nel nostro continente” afferma infine il messaggio che rileva come la visita di Papa Francesco avvenga subito dopo la conclusione del Sinodo sulla famiglia, auspicando che essa serva “a rinforzare la fede degli appartenenti alla nostra Chiesa Famiglia di Dio, e ci confermi nei nostri profondi valori cristiani e africani”.