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Il Portogallo “cambia il cuore del diritto di famiglia”

Il Paese lusitano ha approvato le adozioni gay a cinque anni dalla legalizzazione dei matrimoni gay. Generazione Famiglia: “Triste sia avvenuto proprio nella Giornata Internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza”

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 “Dal Portogallo l’ennesima conferma: chi cambia il cuore del diritto di famiglia viola il diritto dei bambini a una mamma e un papà”. Lo afferma in una nota Filippo Savarese, portavoce dell’associazione pro-family Generazione Famiglia (già La Manif Pour Tous Italia), tra le organizzatrici del Family Day del 20 giugno a Roma, criticando l’approvazione in Portogallo delle adozioni gay a cinque anni dall’approvazione dei matrimoni gay.
 
Nel 2013 una legge aveva concesso a uno dei due coniugi di un matrimonio gay di adottare dopo il matrimonio i figli del partner – la cosiddetta stepchild adoption – ma non era passata invece la legge che garantiva alle coppie gay gli stessi diritti di adozione che hanno le coppie eterosessuali.
 
“È molto triste che questo sia confermato il 20 novembre, Giornata Internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, tra i quali diritti c’è senz’altro quello di poter conoscere una mamma e un papà”, prosegue Savarese.
 
Che infine ricorda che “l’agenda internazionale Lgbt prevede l’approvazione progressiva di una serie di leggi tra loro consequenziali: unioni civili, matrimonio gay, adozione gay e utero in affitto, anelli di una stessa catena che tira la società verso la rottamazione della famiglia e il mercato internazionale dei figli. Se il Partito Democratico pensa di sfruttare il caso portoghese per un colpo di mano sulle unioni civili chiameremo il popolo a tornare in piazza”.
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ZENIT Staff

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