Viviamo in un’epoca in cui il terrorismo ha alzato miseramente il “livello dello scontro” e incominciano ad affiorare le paure, per ora ancora deboli, di poter perdere la serenità sociale e di mettere in discussione vantaggi economici e sociali, frutto di processi democratici di sviluppo, condivisione, di lungimiranza, di lavoro.
In un clima del genere diventa più stringente per la comunità umana sapersi misurare con la concreta complessità contemporanea, nella ricerca di un nuovo tempo di benessere diffuso, capace di fermare anche la “folla corsa” verso la corruzione.
Sarà così centrale, sotto alcuni aspetti anche “determinante”, il prossimo appuntamento di Verona, da giovedì 26 a domenica 29 novembre, dove andrà in scena la quinta edizione del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa.
Il tema è di grande impatto: La sfida della realtà. L’ autorevolezza degli enti organizzatori fa intravedere un’iniziativa di grande interesse e soprattutto di stimolo positivo per la Chiesa e la società civile, sulla scia del rinnovamento che sta portando avanti papa Francesco, nonostante le resistenze interne ed esterne al Vaticano.
Questi i soggetti in campo: Fondazione Toniolo, La Società, Fondazione Segni Nuovi, Fondazione Cattolica Assicurazione, Ucid, Federcasse, Confcooperative, Cisl, Acai, Gruppi della dottrina sociale della Chiesa, Collegamento sociale Cristiano, Movimento Studenti Cattolici.
La scelta del tema conduttore dell’ampio dibattito previsto è interamente ispirato dall’Evangelii Gaudium, capitolo IV, 231, seguendo la stella polare della dottrina sociale della Chiesa, lungo il cammino di un sano realismo, lontano dal conformismo e da un qualsiasi utopismo.
La sfida della realtà porta l’uomo nuovo a non chiudersi nei recinti del perimetro manipolato ad arte e limitato ad interessi di parte, privando l’intelligenza umana della materia prima con cui confrontarsi e connettersi, per far lievitare la “pasta” preziosa del bene comune.
Don Adriano Vincenzi, presidente della Fondazione Toniolo, ha annunciato che quest’anno ci saranno 30 stand di imprenditori in un festival dove passano 60mila giovani: “Per un ragazzo – ha dichiarato – è una fortuna incontrare la storia di un’impresa, gli dà speranza nel futuro. Per questo dovremmo sempre più riconoscere pubblicamente e sostenere, anche in ruoli di rappresentanza, chi è in grado di fare e l’ha dimostrato. Inoltre – prosegue don Vincenzi – questo incontro pone le basi per creare una circolarità virtuosa tra imprenditori che vivono in modo responsabile la conduzione della loro azienda, rimanendo aperti ai possibili sviluppi dell’impatto sociale dell’impresa: è il tempo di mettere insieme le persone che si stanno impegnando con grande dignità nell’intraprendere, perché senza impresa non c’è lavoro e quindi non c’è sviluppo”.
Per consentire di seguire i lavori anche a chi non potrà essere presente a Verona è stato rinnovato il sito www.dottrinasociale.it. Esso conterrà i principali contenuti, testuali e video, degli incontri. Sono inoltre attivi la pagina Facebook “Dottrinasociale.it” e l’account twitter @dottrinasociale (con l’hashtag #DSC15), per moltiplicare i messaggi del Festival nei luoghi più frequentati della rete e della società. Anche questa edizione punta sempre in alto nella riflessione su uomo, lavoro, società, libertà, economia, sviluppo. In programma 23 appuntamenti. Quasi cento i relatori, moderatori e ospiti che si alterneranno al microfono nei quattro giorni della manifestazione.
Anche quest’anno sarà trasmesso il videomessaggio di papa Francesco, venerdì 27 alle 20.30 nell’Auditorium della Fiera. Tra i numerosi ospiti del Festival, il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della Cei, il vescovo di Faenza, mons. Mario Toso, il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Maria Ferri, Pierpaolo Baretta, sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, mons. Fabiano Longoni della Cei e, per uno sguardo internazionale sul tema della Dottrina sociale, relatori da Polonia, Argentina, Haiti.
L’appuntamento di Verona ha tutti gli ingredienti per presentarsi davvero interessante e vuole essere per gli organizzatori una sfida, capace di riproporre i valori autenticamente umani; guardare in faccia la realtà; conoscere esperienze che rilancino un pensiero diverso; alimentare il ruolo delle minoranze creative nel generare percorsi inediti; incontrare persone che vogliono essere libere e responsabili. Saranno a tal proposito messi in opera tre ben distinti percorsi: i convegni, l’area espositiva, gli spazi culturali.
Ci sarà spazio anche per specifiche iniziative aperte a tutte le realtà che vorranno partecipare in modo attivo. Per i convegni è stato previsto uno spazio all’impresa, alla direzione del personale, alla cooperazione, alle banche mutualistiche e cooperative, al sindacato, ai giovani, alla scuola, all’ambiente. Il tutto è funzionale all’obiettivo del Festival che si prefigge di fare incontrare una pluralità di soggetti che, condividendo gli stessi valori, possano sollecitare e attivare le condizioni per la formazione di una nuova coscienza sociale.
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Il programma completo, e in aggiornamento, del Festival è visibile al seguente link: http://festival.dottrinasociale.it/programma/