Non sempre, ma spesso mi capita di dare del tu alle persone fin dalle prime battute d’un dialogo. In genere la mi va bene; ma una volta mi è capitata una reazione ovviamente un po’ risentita: “Siamo forse fratelli?”- “Siamo fratelli?”
Anche a te che leggi queste righe, dico che non conosco il tuo nome; nè so cosa fai, né quanto vale la tua vita, né quanto possiedi.
Ma neppure tu sai chi sei….finché non sai chi è tuo Padre.
Del resto si è chiamati col nome del padre. È il papà che ti definisce, che mostra chi sei, quanto possiedi e quanto sei importante.
Chi non conosce il papà vive una sorta di orfanezza e rimane sconosciuto a se stesso e agli altri.
Io non ti conosco; ma so chi sei e quanto vali. So chi sei perchè conosco il tuo papà: è Dio.
Conosco quanto vali perchè so quanto ti apprezza il tuo papà. Vali infinitamente perchè so che Dio, mio e tuo papà, ti ama immensamente, nè può amarti di meno e nè può non amarti.
Che bello scoprire allora che siamo figli di Dio di nome e di fatto! È il minimo e massimo denominatore comune che rende ugualmente importanti tutti gli uomini, di ogni razza e nazione, di ogni età e condizione, di ogni fede e religione. Tutti uguali perchè tutti infinitamente importanti. Tutti resi infinitamente importanti dall’amore personale, infinito di Dio.
È la condizione dalla quale deriva che tutti gli abitanti della terra sono “cattolici”: hanno cioè Dio-Amore come Padre e tra loro non possono che essere fratelli.
Ciao da p. Andrea
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