Il Papa: "Una bestemmia usare il nome di Dio per giustificare la violenza!"

Al termine dell’Angelus, Francesco esprime profondo cordoglio per gli attentati di Parigi e ricorda don Francisco de Paula Victor, beatificato ieri in Brasile

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“Tanta barbarie ci lascia sgomenti e ci si chiede come possa il cuore dell’uomo ideare e realizzare eventi così orribili, che hanno sconvolto non solo la Francia ma il mondo intero”. Così papa Francesco, al termine dell’Angelus, a proposito degli attacchi terroristici di venerdì scorso che “hanno insanguinato la Francia”.

Il Santo Padre ha espresso al presidente della Repubblica francese e a tutti i cittadini il suo più profondo cordoglio, dicendosi vicino “in particolare ai familiari di quanti hanno perso la vita e ai feriti”.

Francesco afferma che “dinanzi a tali atti intollerabili, non si può non condannare l’inqualificabile affronto alla dignità della persona umana”. E ha quindi ribadito “con vigore” che “la strada della violenza e dell’odio non risolve i problemi dell’umanità e che utilizzare il nome di Dio per giustificare questa strada è una bestemmia!”.

Il suo invito è stato allora di pregare per affidare “alla misericordia di Dio le inermi vittime di questa tragedia”. E ancora, prima di chiedere alcuni secondi di silenzio e di far recitare un’Ave Maria a tutta la piazza, ha detto: “La Vergine Maria, Madre di misericordia, susciti nei cuori di tutti pensieri di saggezza e propositi di pace. A Lei chiediamo di proteggere e vegliare sulla cara Nazione francese, la prima figlia della Chiesa, sull’Europa e sul mondo intero”.

Papa Francesco ha poi ricordato don Francisco de Paula Victor, sacerdote brasiliano di origine africana, figlio di una schiava, che è stato proclamato Beato ieri, a Tres Pontas, nello Stato di Minas Gerais in Brasile.

“Parroco generoso e zelante nella catechesi e nell’amministrazione dei sacramenti – ha detto il Santo Padre – si distinse soprattutto per  la sua grande umiltà. Possa la sua straordinaria testimonianza essere di modello per tanti sacerdoti, chiamati ad essere umili servitori del popolo di Dio”.

Per leggere le parole del Papa si può cliccare qui.

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ZENIT Staff

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