Grande soddisfazione per l’affermato diritto dei genitori di essere informati riguardo alla possibilità di seppellire i resti mortali del loro figlio morto prima di nascere, è stata espressa dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, da FederVita Marche e dalla Pastorale della Salute delle Marche.
Martedì scorso, infatti, è stata approvata all’unanimità la modifica al regolamento di polizia mortuaria da parte del Consiglio della Regione Marche.
Una proposta presentata dal consigliere Luca Marconi, su proposta delle due associazioni. L’idea era nata dal sollecito di una mamma che in seguito all’interruzione spontanea della propria gravidanza alla ventesima settimana di gestazione, si era vista negare la richiesta di effettuare il seppellimento.
Alla fine la donna vi era riuscita ma solo facendo valere la propria professione di avvocato. Il nuovo provvedimento offre anche la libera possibilità di scrivere sulla lapide i nomi dei genitori e quello che avrebbero voluto dare al figlio, cosa oggi spesso negata.
“Finalmente un’importante istituzione come la Regione Marche riconosce che anche quello prenatale è un lutto – dichiarano le due associazioni – e come tale va data la possibilità di poterlo esprimere con quei gesti di pietà che vedono coesi ambiti civili e religiosi”.