Palace of Propaganda Fide - Francesco Borromini

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Propaganda Fide: notizie su immobili Dicastero sono "insinuazioni inaccettabili"

La Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli smentisce le notizie circolate sul suo conto, dopo lo scandalo Vatileaks

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Certe “insinuazioni” fatte da parte di alcuni media che diffondono notizie “non rispondenti al vero” sono assolutamente “inaccettabili”. Anche la Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, detta di ‘Propaganda Fide’, prende le distanze dalle informazioni sul suo conto circolate in questi giorni dopo lo scandalo Vatileaks. In un comunicato, il Dicastero guidato dal cardinale Fernando Filoni smentisce la notizia “che la Congregazione dia in affitto immobili di lusso a prezzi di favore e addirittura che si ospiti una sauna o che sia proprietaria dell’Hotel Priscilla”. 

“La totalità degli immobili di proprietà della Congregazione, donati per le Missioni – viene spiegato – sono affittati a prezzo di mercato; non mancano eccezioni per motivi di situazioni di indigenza. Detti immobili vengono concessi in locazione nel rispetto della legislazione italiana vigente, alla cui osservanza sono tenute sia la Congregazione proprietaria, sia il soggetto conduttore”.

“Il reddito derivante dalla locazione di detti immobili – informa ancora il comunicato –  su cui vengono regolarmente pagate le imposte in Italia (nel 2014 il Dicastero ha versato per IMU euro 2.169.200, solo per Roma Capitale), è destinato principalmente al mantenimento della Congregazione, della Pontificia Università Urbaniana, del Pontificio Collegio Urbano, di Istituzioni missionarie e di giovani Chiese dei territori di missione”.

A tal proposito, Propaganda Fide sottolinea la gratitudine verso “i benefattori che, con il proprio aiuto, consentono di provvedere all’annuncio del Vangelo e al sostegno di innumerevoli iniziative educative, sociali e sanitarie dei Paesi più poveri”.

Ribadisce poi la sua completa adesione “alla linea di pensiero, di indirizzo e di cuore del Santo Padre Francesco in ordine alla vita e alla riforma della Curia Romana”, rimarcando il proprio impegno “ad assecondare i fini istituzionali previsti dalla Costituzione Apostolica ‘Pastor Bonus'”, come pure “a rispettare la volontà dei donatori che nel corso degli anni hanno voluto contribuire all’Opera Missionaria”. Il Dicastero pertanto “accoglie tutte le riforme amministrative previste dalla Segreteria per l’Economia e sottopone alla medesima tutti i bilanci preventivi e consuntivi”.

Nella nota si precisa infine che “qualora dovesse ripetersi la divulgazione di notizie non veritiere o tendenziose, questa Congregazione sarà costretta a tutelare la propria immagine nelle sedi opportune”. 

 

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ZENIT Staff

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