«Affinché il mondo intero ascoltando creda, credendo speri, sperando ami». Il 18 novembre 1965 papa Paolo VI “unitamente ai padri del Sacro Concilio” promulgava “a perpetua memoria” la costituzione dogmatica Dei Verbum sulla divina Rivelazione, una delle colonne portanti del Concilio Vaticano II, approvata praticamente all’unanimità (2.344 voti favorevoli – 6 contrari).
In occasione del suo 50° anniversario la Pontificia Università Gregoriana ha organizzato, in stretta collaborazione con la Congregazione per la Dottrina della Fede, un convegno che si svolgerà lungo l’arco di tre giornate (18-19-20 novembre 2015). Al centro della prima giornata vi sarà la conferenza “Ascoltare la Parola di Dio – vedere il mondo alla luce della fed”» del Card. Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. La relazione finale del convegno sarà affidata invece a mons. Luis. F. Ladaria, S.I., segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede nonché professore emerito della Gregoriana (“La Parola e le Parole: Dei Verbum-Verbum Domini”).
Forte di una prospettiva non solo biblica, ma teologica e liturgica, il convegno ripercorrerà la struttura della costituzione dogmatica: la Rivelazione, il ruolo della Tradizione, l’ispirazione divina delle Scritture e la loro interpretazione, il rapporto tra Antico e Nuovo Testamento, il posto della Parola di Dio nella vita della Chiesa. “Temi solo apparentemente astratti – chiarisce il gesuita Dariusz Kowalczyk, decano della Facoltà di Teologia – perché toccano i centri nervosi della vita concreta della Chiesa, come ha dimostrato il recente Sinodo sulla Famiglia. Cosa della Rivelazione divina è permanente e cosa può mutare nella formulazione? Cosa è dottrina e cosa disciplina? Sono questioni fondamentali, per oggi non meno di ieri”.
Dopo il saluto del Rettore magnifico p. François-Xavier Dumortier e l’intervento di p. Kowalczyk, don Pasquale Bua arricchirà il convegno con un originale approfondimento sullo stretto legame esistente tra la Gregoriana e la redazione della Dei Verbum. “A distanza di cinquant’anni – spiega – sono maturi i tempi per prendere in esame il contributo offerto al Vaticano II dai docenti della Pontificia Università Gregoriana nominati tra i periti conciliari. Ciò vale in particolare per il documento sulla divina Rivelazione: le vicende che dallo schema De fontibus Revelationis hanno condotto alla costituzione dogmatica Dei Verbum coinvolgono autorevoli teologi della Gregoriana, a cominciare da Sebastiaan Tromp, senza dimenticare gli esegeti del Biblicum”.
Le successive giornate di giovedì 19 e venerdì 20 novembre saranno scandite da quattro sessioni, con relazioni di Nunzio Capizzi (Studio Teologico San Paolo di Catania), Dario Vitali (Pontificia Università Gregoriana), Klemens Stock, S.I. (Pontificio Istituto Biblico), Carmelo Dotolo (Pontificia Università Urbaniana), Massimo Grilli (Pontificia Università Gregoriana), Angelo Maffeis (Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale), Renato De Zan (Istituto Liturgico Pastorale Santa Giustina di Padova – Pontificio Ateneo Sant’Anselmo) ed Enrico Mazza (Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale).
Ogni sessione sarà seguita da una tavola rotonda che coinvolgerà anche alcuni dottorandi per arricchire la riflessione su Dei Verbum con lo sguardo delle generazioni all’inizio del proprio cammino teologico.