La celebrazione della Pasqua in un’unica data per tutte le confessioni del Medio Oriente. È la più importante proposta scaturita dall’ultima sessione del Comitato Esecutivo del Consiglio delle Chiese cristiane del Medio Oriente, riunitosi nella chiesa di Mar Girgis, nei pressi del Cairo.
Tra i presenti: il Patriarca copto-ortodosso Tawadros II, il Catholicos della Grande Casa di Cilicia degli armeni, Aram I; il Patriarca greco-ortodosso di Gerusalemme, Theophilos III; il Patriarca siro-cattolico Ignace Youssif III.
Nella loro dichiarazione conclusiva, pervenuta all’agenzia Fides, i leader delle chiese mediorientali hanno anche denunciato i sempre crescenti episodi di intolleranza ed aggressione violenta subiti dai loro fedeli, nella pressoché totale indifferenza delle autorità politiche.
Anche per questo, è stata rilanciata al necessità del dialogo islamo-cristiano, definito “pilastro fondamentale” della convivenza tra i vari gruppi religiosi.
In conclusione i patriarchi denunciano la situazione di stallo politico in Libano dove i contrasti tra i partiti cristiani impediscono da più di un anno l’elezione del presidente della Repubblica.
Al tempo stesso, tutti i rappresentanti delle chiese mediorientali hanno ribadito la gratitudine nei confronti di papa Francesco per la sua vicinanza ai cristiani perseguitati.