Dome of the Church of the Holy Sepulchre

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Terra Santa: più confessori in chiese e santuari per il Giubileo

L’intento annunciato dagli Ordinari cattolici di Terra Santa, riunitisi in Assemblea presso la sede del Patriarcato Latino di Gerusalemme dal 3 al 5 novembre

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Più confessori nelle chiese e nei santuari sparsi nella terra dove è vissuto Gesù. È questa una delle iniziative più significative che i capi delle Chiese cattoliche di Terra Santa hanno annunciato per l’ormai imminente Anno Santo della Misericordia. Quella di accedere con più facilità al sacramento della confessione nei Luoghi Santi vuole essere un’occasione per aiutare i pellegrini che si recheranno in Terra Santa a vivere il tempo giubilare facendo esperienza viva della misericordia del Signore nel perdono sacramentale.

L’intento è stato annunciato esplicitamente dagli Ordinari cattolici di Terra Santa, riunitisi in Assemblea presso la sede del Patriarcato Latino di Gerusalemme dal 3 al 5 novembre.  “Per vivere meglio questo Anno di misericordia – si legge nel comunicato finale dell’Assemblea, ripreso dall’agenzia Fides – è consigliabile che la celebrazione del sacramento della penitenza sia inserita nei programmi per i pellegrini. Il nostro comitato per i pellegrinaggi lavorerà per rendere più accessibile il sacramento della confessione nei diversi santuari”.

A conclusione dell’Assemblea, i vescovi cattolici di Terra Santa hanno anche rinnovato l’appello a tutti coloro che vogliono seguire le orme di Cristo a non farsi intimorire dalle convulsioni che pure agitano il Medio Oriente: “La gente di questa terra” si legge nel comunicato finale “ ha bisogno della vostra testimonianza”. Analizzato nel corso dei lavori, anche il prezioso lavoro svolto da Caritas Jerusalem a favore di chi vive diverse forme di emergenza sociale e umanitaria, con particolare attenzione dedicata ai progetti messi in atto nella Striscia di Gaza. A tal riguardo, i vescovi cattolici hanno anche chiesto di istituire in ogni parrocchia “un comitato locale che si occupi dei poveri”, in coordinamento con Caritas Jerusalem. 

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ZENIT Staff

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