E’ bello poter salutare per strada le persone che incontri e che conosci; ma è soprattutto importante e delicato salutare quelle che da te s’aspettano qualche manifestazione in più. Diversamente sono guai, congetture e sospetti.
Un mattino dovetti recarmi a piedi verso la stazione Termini. All’orizzonte era appena sorto un sole splendido che mi batteva costantemente in faccia.
Al ritorno mi avvicinò un amico che, con aria preoccupata e con un tono, a dir poco, risentito mi chiese come mai non l’avessi salutato poco prima incontrandolo.
– Ma io non ti ho visto – gli risposi – Forse perché avevo il sole negli occhi; ero accecato dalla troppa luce. È strano…; non ci si vede non solo quando manca la luce, ma anche quando la luce è eccessiva.
A me sembra che la grande prova dello spirito, attraversata dai santi, sia giustamente chiamata “notte oscura” non perché Dio si nasconde, ma perché l’eccesso della Sua luce causa l’accecamento della vista umana.
Ciao da p. Andrea
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