È una conquista per i vescovi Usa l’abolizione della pena di morte nello Stato del Nebraska, approvata ieri dal Congresso locale, superando il veto opposto dal governatore repubblicano Pete Ricketts.. “Un ulteriore passo verso la costruzione della cultura della vita”, ha commentato mons. Thomas G. Wenski, presidente della Commissione per la giustizia e lo sviluppo umano della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti (Usccb).
Il presule ha salutato con entusiasmo la decisione insieme ai membri del Congresso, alla Conferenza episcopale del Nebraska e a tutti coloro che si sono impegnati in questa battaglia, senza dimenticare i familiari delle vittime di crimini violenti.
“Anche se cerchiamo giustizia per questi gravi delitti – ha detto – la nostra fede esige che chiediamo di costruire una cultura della vita in cui ogni vita umana ha valore. Siamo persone di profonda speranza, anche per le anime più perdute. Continuiamo a dire che non possiamo insegnare che uccidere è sbagliato, uccidendo”.
Come ricorda la Radio Vaticana, da quando è stata reintrodotta nel 1976 dalla Corte Suprema, i vescovi degli Stati Uniti sono intervenuti ripetutamente per chiedere l’abolizione della pena capitale, applicata ancora oggi in 31 Stati dell’Unione. Oltre che il Magistero della Chiesa sulla sacralità della vita umana, uno dei loro argomenti ricorrenti contro la pena di morte è la sua inefficacia pratica come deterrente contro il crimine.