Prosegue la linea dura di Francesco contro la pedofilia nella Chiesa. Il Papa ha ridotto allo stato laicale il sacerdote spagnolo, Jesus Maria Menendez Suarez, più noto come “padre Chus”, colpevole di abusi su minori. Lo ha comunicato ufficialmente oggi una nota della diocesi di Oviedo.
La stessa diocesi, guidata dal vescovo Jesus Sanz Montes, in seguito ad una serie di accuse nei confronti del sacerdote, aveva chiesto un intervento alla Congregazione per la Dottrina della Fede che già nel 2014 aveva imposto nei confronti del sacerdote alcune misure cautelari. A febbraio 2015, una volta valutati gli atti del processo, la Congregazione ha chiesto al Papa un provvedimento nei confronti di padre Suarez, che, il 6 marzo scorso, ne ha decretato l’espulsione dallo stato clericale in modo “irrevocabile e inappellabile”.
Nella nota, pubblicata oggi 29 maggio, la diocesi di Oviedo “manifesta il suo profondo dolore per uno dei delitti che hanno arrecato un danno enorme tanto agli adulti quanto in particolare ai minori da parte di coloro che hanno macchiato la santità del proprio sacerdozio e hanno così infranto la comunione”. “Mentre chiede perdono per il comportamento scorretto di questo sacerdote – si legge ancora – esprime la sua volontà di continuare a garantire il bene di tutti i fedeli, soprattutto i più piccoli e i più vulnerabili”.