Saranno insignite del Premio Pavoncella 2015 le suore francescane del Sacro Cuore di Kormakiti, che da oltre 40 anni sono attive nell’unico villaggio cattolico-maronita nell’autoproclamata Repubblica di Cipro del Nord (riconosciuta dalla Turchia ma non dalla comunità internazionale) con un apostolato basato sull’amore e sulla semplicità.
Arrivate a Cipro nel 1936 e rimaste dopo l’occupazione turca del 1974, le suore, nonostante gli stenti e le difficoltà, offrono alla comunità cristiana il loro aiuto nella vita di ogni giorno, prendendosi cura dei pochi bambini rimasti e degli adulti che non hanno lasciato la cittadina cristiana. Dei 2000 abitanti, prima dell’occupazione, oggi restano 200 anziani.
Per questo impegno sociale le religiose saranno quindi insignite del riconoscimento che, nato a Sabaudia quattro anni fa, vuole premiare le donna e il loro impegno nel mondo dell’impresa e della ricerca scientifica, il loro originale contributo nella cultura, nell’arte e nello sport, con particolare attenzione ai risvolti sociali.
Alle francescane – spiega la Radio Vaticana – il premio sarà idealmente consegnato in collegamento Skype durante la cerimonia del 6 giugno che si svolgerà all’Auditorium del Parco Nazionale del Circeo, a partire dalle 18. Le quattro suore di Kormakiti, suor Bernadette, suor Piera, suor Elsa e suor Pierpaola, riceveranno una somma di denaro che sarà utilizzata per l’acquisto di una o più pompe di calore per scaldare durante l’inverno la casa in cui vivono. Il giorno della premiazione la piccola comunità francescana si ritroverà insieme ai fedeli di Kormakiti nella chiesa di San Giorgio.
Come ha spiegato al Corriere della Sera, Francesca D’Oriano, ideatrice del Premio Pavoncella e presidente dell’associazione culturale ArteOltre, la scelta di premiare le religiose, in questo particolare momento in cui i cristiani sono perseguitati in diverse parti del mondo, “vuole essere un modo per far conoscere quanto il loro impegno e la loro abnegazione abbia sostenuto la gente di Kormakiti, villaggio che in quest’ultimo decennio sta rifiorendo grazie all’apertura delle frontiere fra Cipro Nord e Cipro Sud”.