Ti devo dire che è proverbiale la mia paura del cane. Ringrazio chiunque fa rispettare l’obbligatorietà del guinzaglio o della museruola.
Mi sono trovato in una zona di montagna invitato dal direttore del seminario a dare un corso d’esercizi spirituali ai suoi teologi.
Mai avrei pensato di trovarvi, quali custodi della casa, tre cani di notevoli proporzioni. Appena li vedo, mi blocco e chiedo: “Sono legati”?!? Come al solito, la solita risposta che non risolve niente in chi ha paura: “Non fanno niente”.
Chi parla così non sa che i cani fanno paura a chi ha “la paura dei cani”, e non sa che è proprio quella paura ad aizzare il cane.
Vedendo vane le mie suppliche, faccio leva sulla stima di chi mi aveva invitato e minaccio di andarmene la sera stessa da quella casa se i tre cani non fossero stati legati.
E’ crollato il mito della mia insostituibilità quando mi sono sentito dire: “Vada pure, chiameremo un altro”. Coda tra le gambe, ho fatto buon viso ad un gioco assurdo.
Il giorno dopo tento due passi in giardino… fingendo coraggio, secondo le raccomandazioni ricevute. Passo vicino ad uno dei tre che, subito mi guarda e…”ringhia”.
Con passo calmo, ma… veloce rientro e racconto. “Usciamo insieme, mi dice un seminarista più pauroso di me. Vedrà che se ci vedono in due…non ci guardano neppure, addirittura ci ignorano”.
Senza volerlo mi ha suggerito la prima riflessione da rivolgere ai convenuti: “Quando si è soli abbiamo addosso tutte le tentazioni e i morsi delle cadute; camminando invece nella comunione di due o più, si gode la forza della presenza di Dio, contro la quale il demonio non osa neppure tentare.”
Ciao da p. Andrea
Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.