Winegrapes in vineyard

Pixabay CC0 - fibracreativa

Vinitaly

Che Gesù ci ubriachi di sé…per “correre, pazzamente gioiosi, a dare la vita per i fratelli”

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In questi giorni – mi comunica l’amico Pio – in Verona fervono i lavori per allestire un megaparcheggio capace di circa 15.000 macchine.

Per questo si sgomberano i dintorni dei magazzini generali, si mette ordine in  tutti gli spazi dei supermercati, con una pulizia direi maniacale degna dell’arrivo di chissà quale personalità. Sta arrivando sua maestà “vinitaly”: la fiera delle fiere.

Né trattori, né cavalli… è “il vino” a vincere ogni competizione fieristica.

Perché? Come mai tante spese, tanti sacrifici…tanta attrattiva, tanta “adorazione” per “bacco”?

E’ il dio dell’ebbrezza, il portatore della letizia che provoca, accompagna e  rallegra ogni festa.

Pensa che lo stesso Gesù, alle nozze di Cana ha mostrato un debole per il vino. O meglio, per amore degli sposi, si è dato da fare oltre ogni aspettativa, per non farlo mancare alla festa di nozze.

La gioia del vino.

Quando c’è lo sposo bisogna far festa…E’ quando manca lo sposo che bisogna digiunare perché ritorni lo sposo e con lui un “brindisi” col vino e quindi la gioia di stare ancora insieme.

Le qualità del vino se le è prese tutte Gesù tramutando nel suo sangue questa preziosa bevanda che nutre, corrobora e rallegra la vita. Pensa che Egli paragona il paradiso ad un banchetto di nozze.

L’ebbrezza dell’Eucaristia suscita e accompagna le conversioni. Anche dalla Pentecoste sono usciti uomini decisi ed entusiasti, tanto pazzi d’amore che di loro si dice: “Erano stimati ebbri di vino coloro che lo spirito di Gesù aveva inondato.”

Che Gesù ci ubriachi di sé…per “correre, pazzamente gioiosi, a dare la vita per i fratelli”.  

Ciao da p. Andrea

Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.

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Andrea Panont

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